Usa. La Borsa americana in discesa.Investitori ancora preoccupati dal Covid-19 - Affaritaliani.it

Economia

Usa. La Borsa americana in discesa.Investitori ancora preoccupati dal Covid-19

Daniele Rosa

Nella corsa al vaccino farmaceutiche americane e israeliane.

Anche dall’altra parte dell’ Atlantico la paura del Coronavirus continua a riflettersi sugli indici di Borsa americani.

Lo Standard & Poor 500, indice basato sulle capitalizzazioni delle 500 più grandi aziende quotate ha lasciato ieri sul campo il 3,39% in una settimana da ‘montagne russe’.

Nell’ultimo anno non si era mai visto allo S&P500 un simile nervosismo.

La Borsa americana in flessione per il Coronavirus

Cadute ampie e risalite del 3%. Gli investitori cercano porti più sicuri. Nel frattempo i rendimenti dei BOT a 10 anni sono calati al minimo storico dello 0,899%.

L’aumento dei contagi e soprattutto le misure prese dalla Fed ( il ribasso di mezzo punto negli interessi e gli 8000 milioni di dollari approvati dal Congresso Usa come fondo di emergenza) evidentemente,non hanno ancora convinto gli investitori.

In pochi, a torto o a ragione, credono che le misure adottate nei Paesi, America compresa, possano essere sufficienti a contenere l’epidemia.

Alcuni analisti sono persino convinti che’ il peggio debba ancora arrivare’ perché, se i controlli sanitari e le misure precauzionali prese non conterranno l’infezione, i mercati finanziari potrebbero sposare l’idea che si vada in una recessione globale.

Già negli Stati Uniti si comincia a parlare di posti di lavoro che si perderanno, soprattutto nel comparto dei viaggi e in quello alberghiero.

A causa dei tanti congressi  ed eventi internazionali cancellati le compagnie aeree americane hanno fatto segnare perdite consistenti: Delta il 7%, United Airlines e American Airlines il 13%, Boeing l’8,04%. E le compagnie delle crociere come Carnival e Royal Caribbean hanno perso rispettivamente il 14,1% e il 16,3%.

La Borsa americana in flessione per il Coronavirus

Le compagnie energetiche sono ormai arrivate ad un livello pari a quello pesante del 2009. Tutti i settori rappresentati nell’indice di New York hanno chiuso in flessione.

Tanti contagi nel mondo e ansia che comincia a serpeggiare anche negli Stati Uniti con 18 Stati che denunciano persone contagiate e con la California che dichiara lo stato di emergenza.

Per il finale della settimana è prevista una modesta correzione al rialzo.

Tutto questo nell’attesa che l’epidemia si plachi o venga annunciata la scoperta di un vaccino. Vaccino sul quale stanno lavorando, senza sosta, le farmaceutiche americane, con Moderna in testa (che ha già passato al Bethesda il vaccino per i test sull’uomo), e pure la farmaceutica israeliana.

La partita è aperta ma il tempo scarseggia, pena una recessione mondiale.