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Chi è Alessandro Michele, nuovo direttore creativo di Valentino

di Redazione Economia

Dopo la rottura con Gucci e un periodo di pausa il grande rientro nella moda

Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino

Ora è ufficiale, Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino. Una svolta improvvisa che ha fatto eco nell'industria della moda, subito dopo l'annuncio dell'uscita di Pierpaolo Piccioli dalla maison fondata a Roma nel 1960. Oggi, Valentino, è sotto il controllo di Mayhoola for Investments, holding di investimento qatariota che detiene il 70% del brand. L'altro 30% è nelle mani di Kering, gruppo francese.

Come aveva anticipato Repubblica, le trattative erano già state concluse, con il contratto firmato nel corso del weekend. Il debutto di Michele alla guida di Valentino è previsto per il prossimo settembre, durante la settimana della moda di Parigi dedicata alla stagione primavera estate 2025, in accordo con lo stop anticipato dal marchio per le Fashion Week di giugno e luglio. "È un onore incredibile", scrive su Instagram lo stilista, "Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità di entrare a far parte di una Maison de Couture che ha la parola “bellezza” scolpita in una storia collettiva, fatta di eleganza distintiva, raffinatezza ed estrema grazia."

Il designer romano porta con sé in Valentino un prezioso bagaglio di esperienza nel mondo della moda, accumulato soprattutto durante il suo ruolo chiave in Gucci durato cinque anni e dal quale è uscito nel novembre del 2022. Michele ha portato il marchio di moda italiano ad un’immagine nuova, oltre che ad un fatturato di oltre 10 miliardi di dollari. Di lì in avanti, lo stilista ha aderito scrupolosamente al patto di non concorrenza (per evitare che l’ex dipendente svolga attività concorrenziale una volta terminato l’accordo lavorativo) stipulato con il gruppo di lusso Kering per la durata di un anno.

Durante il suo periodo, Michele ha trasformato il marchio in un'icona globale di stile e desiderio, tuttavia, la mancanza di una visione condivisa con il gruppo Kering gli è costata l'abbandono definitivo.

La carriera dell'eccentrico Michele ha radici profonde nel mondo della moda. Nato a Roma nel 1972, inizia il suo percorso nel settore fin da giovane, facendo esperienza nella maglieria italiana con Les Copains a Bologna negli anni '90. Successivamente, passa a marchi di prestigio come Fendi, dove ottiene un ruolo senior per gli accessori, affiancando figure di spicco come Silvia Venturini Fendi e Karl Lagerfeld.

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Nel 2002, Michele viene notato da Tom Ford e inzia a lavorare con Gucci a Londra, introducendo un nuovo approccio creativo che ha poi contribuito alla rinascita del marchio. Nel corso degli anni, Michele ha ricoperto ruoli chiave sia in Gucci che in Richard Ginori. Ma il punto di svolta arriva nel 2015, quando Michele viene chiamato a dirigere l'intera direzione creativa di Gucci sotto il marchio Kering. Nonostante il breve preavviso, Michele presenta una collezione autunno-inverno 2015/2016 che cattura l'attenzione di tutti, introducendo un'estetica genderless che ridefinisce gli standard del settore.

Con Alessandro Michele, la maison Valentino si ora prepara ad accogliere una nuova era di espressione creativa. Sebbene Pierpaolo Piccioli abbia già portato il marchio a vette di grande raffinatezza ed espressione artistica, Michele potrebbe introdurre un'interpretazione radicalmente diversa, pur rimanendo fedele all'eredità e all'archivio storico della griffe italiana. Se il percorso di Piccioli ha celebrato la bellezza in forme classiche e raffinate, quello di Michele potrebbe esplorare territori più eccentrici e audaci, con un'attenzione particolare alla libertà di espressione e alla diversità.