Dieselgate Volkswagen, risarcimento in vista con 5.000 dollari - Affaritaliani.it

Economia

Volkswagen, fine del dieselgate? Per la Borsa il caso sembra chiuso

Secondo le indiscrezioni, negli Usa la Volkswagen sborserà 5.000 dollari ad auto truccata ai proprietari

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Agli investitori  piace probabilmente l'orizzonte di business più certo in cui si trova a navigare Volkswagen dopo lo scandalo dieselgate, il caso delle emissioni truccate. Mentre Mitsubishi crolla alla Borsa di Tokyo, la casa automobilista tedesca corre infatti sull'azionario di Francoforte per la seconda seduta consecutiva (ieri a fine giornata il titolo ha portato a casa un guadagno del 6,61%) mettendo a segno un balzo del 5,75%superando quota 127 euro.

Ad alimentare gli acquisti sul titolo l'annuncio arrivato ieri sera di un accordo tra la casa tedesca e le autorità americane sui rimedi per lo scandalo emissioni. Volkswagen offrirebbe circa 5 mila euro per ognuna delle 600 mila auto coinvolte. 

Secondo quanto riportato ieri da alcuni media americani che hanno citato il tedesco Die Welt, la casa automobilistica sarebbe pronta a rimborare i clienti proprietari della auto risultate irregolari per un costo complessivo che, se confermato, si aggirerebbe intorno ai tre miliardi di euro. 

Un conto che, però, non tiene in cosiderazione l'ammontare delle multe miliardarie che la casa di Wolfsburg dovrà pagare (non solo) in America. L'intesa dovrebbe essere presentata oggi davanti a un giudice di San Francisco, e dovrebbe così evitare il processo il cui avvio era previsto per l'inizio dell'estate. Un giudice federale il mese scorso aveva dato alla Volkswagen tempo fino al 21 aprile per trovare un accordo che riguardasse tutte le circa 600 mila automobili diesel del gruppo.

Dall'altra parte del globo, invece, il titolo della compagnia automobilistica giapponese Mitsubishi Motors affonda del 20% sulla piazza finanziaria nipponica, sempre dopo un nuovo scandalo emissioni. Ieri Mitsubishi ha ammesso di aver manipolato i dati dei test sulle emissioni anti-smog di oltre 625 mila auto e si è scusata pubblicamente dell'accaduto. Oggi la polizia ha effettuato un raid negli uffici della compagnia nella città di Nagoya.

Lo scandalo ricalca il dieselgate di Volkswagen, il clamoroso caso sulle false emissioni che ha travolto la compagnia tedesca la quale ha ammesso di aver truccato 11 milioni di veicoli in tutto il mondo. Già ieri il titolo Mitsubishi aveva perso il 15% sull'onda dello scandalo. Onda che è arrivata anche nei palazzi governatici, dove l'esecutivo guidato da Shinzo Abe ha minacciato pesanti sanzioni. "E' un problema molto serio - ha detto il portavoce del governo, Yoshihide Suga - danneggia la fiducia dei consumatori e non sarà tollerato".