Voucher, Lavoro boom. Ma ispettorato dà la mail ma non sms. CAOS VOUCHER
Voucher: Ispettorato indica la mail ma dimentica il numero Sms. Lavoro, Inps: in 8 mesi 2016 96,6 mln voucher
Voucher, Lavoro boom. Ma ispettorato dà la mail ma non sms. CAOS VOUCHER
Voucher boom. Nel periodo gennaio-agosto 2016 sono stati venduti 96,6 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi otto mesi del 2015, pari al 35,9%. E' quanto informa l'osservatorio sul precariato dell'Inps. Nei primi otto mesi del 2015, la crescita dell'utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 71,3%.
VOUCHER: ISPETTORATO INDICA LA MAIL MA DIMENTICA IL NUMERO SMS
Arriva la circolare (n. 1 del 17 ottobre 2016) dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che fornisce indicazioni precise e operative per adempiere i nuovi obblighi di comunicazione per il lavoro accessorio. L'Ispettorato ha fornito le indicazioni sull’unica modalità per adempiere all’obbligo di comunicazione per il lavoro accessorio retribuito con Voucher: ossia l’invio della e-mail al solo indirizzo di posta elettronica appositamente creato per ciascuna sede territoriale dell’Ispettorato, secondo la struttura Voucher.
VOUCHER ECCO LA MAIL, (MA NIENTE SMS)
sedeterritoriale@ispettorato.gov.it.
La circolare non se ne occupa, ma sembra legittimo adottare il provvedimento di sospensione dell’attività.
VOUCHER, FORMA E CONTENUTO DELL'ADEMPIMENTO
L’adempimento deve essere effettuato almeno un’ora prima dell’effettivo inizio della singola prestazione di lavoro accessorio, la Circolare n. 1/2016 dell’Inl evidenzia espressamente che oltre alla e-mail di comunicazione preventiva attuativa dell’art. 49, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2015, come emendato dal D.Lgs. n. 185/2016, resta fermo anche il già previsto obbligo da parte del committente di dichiarazione di inizio attività nei confronti dell’Inps da effettuarsi con le modalità già in essere (v. nota ML 25 giugno 2015, n. 3337 e Circ. Inps n. 149/2015).
Il decreto correttivo, per i committenti imprenditori non agricoli o professionisti, porta a una obbligatoria comunicazione singola ed individuale per ciascuna prestazione giornaliera di lavoro accessorio, facendo realisticamente un passo avanti verso la effettiva tracciabilità delle prestazioni lavorative rese con voucher.