Economia
Walt Disney, i 100 anni di Topolino tra licenziamenti e utili crollati
7000 dipendenti lasciati a casa, azione dimezzata.Verrà venduto il settore televisivo?
Walt Disney, cento anni tra successi e attuali dispiaceri
La Walt Disney compie cento anni e non puo’ tanto festeggiare perchè il momento è complicato da una significativa perdita di redditività che coinvolge non solo il settore degli audiovisivi ma l’intero suo mondo del divertimento. E questo momento no ha avuto le sue vittime: 7000 lavoratori lasciati a casa (su 220000) per risparmiare qualcosa come 5,5 miliardi di dollari.
La casa di Topolino, Paperino e Minnie ha fatturato nel 2022 quasi 83000 milioni di dollari, 40% in più rispetto al 2018, anno record. Ma ha messo in cassa il 75% in meno rispetto a 5 anni prima, solo 3.145 milioni. Il business televisivo del gruppo, assorbe molto denaro, non cresce ed anzi è in crisi. Le strategie dello storico Ceo, Bob Iger, che vuole rilanciare i parchi di divertimento, non stanno convincendo del tutto gli investitori e l’azione, dopo il massimo storico di 202 dollari del 2021 adesso è crollata a 85 dollari (-57%).
Walt Disney , una storia piena di successi
Nel cuore dell'azienda, a Burbank si puo’ leggere una cronologia storica che inizia nel 1923, quando vince il suo primo Oscar nel 1932, apre la sede nel 1940, inaugura nel 1955 il primo Disneyland e negli anni 90 fa diverse acquisizioni. Dalla rete televisiva ABC che ha portato poi ad incorporare Pixar (2006), Marvel (2009), Lucasfilm (2012) ed infine la 20th Century Fox nel 2019.
In questo momento oltremodo delicato il Gruppo ha deciso investimenti da 60 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Investimenti in gran parte concentrati nei sei parchi in America, Europa e Asia. Il 30% restante sarà messo in Florida. Ma l’annuncio non ha soddisfatto il mercato e le azioni sono scese del 3,6%, al minimo dal 2014. Disney vale sul mercato 160 miliardi di dollari, meno della metà della capitalizzazione che aveva nel 2021.
Walt Disney, la ripresa dopo la pandemia
Si comincia però a vedere la ripresa dalla pandemia. Disney World e i parchi della Florida sono stati visitati da 36 milioni di visitatori nel 2022, rispetto ai 47 milioni del 2019. Disneyland ad Anaheim circa 26 milioni (-2 milioni). Parigi ha invece aumentato le presenze del 183%. Per recuperare le perdite del settore televisivo saranno aumentati i prezzi di ingresso ai parchi che continuano a rappresentare il 60% del reddito operativo. Goldman Sachs ritiene che il 2023 si chiuderà con un calo tra il 6% e il 7% degli abbonati alla televisione a pagamento. Insomma Topolino and Company sembrano aver bisogno di liquidità per continuare a stupire piccoli e grandi nel mondo.
Forse potrebbero essere costretti a vendere qualche gioiello di famiglia come il settore televisivo. A questo proposito Bloomberg ha detto che l'uomo d'affari ed ex comico Byron Allen, degli Entretainment Studios, ha offerto in un sms a Iger 10 miliardi di dollari per la ABC e il resto dei canali della compagnia (Disney Channel, FX e National Geographic). La risposta non è ancora pervenuta. Adesso è tempo di godersi il centenario. Domani chissà.