Economia

Whirlpool, 200mila lavatrici in meno: il rigetto al ricorso dei sindacati

di Marco Scotti

Dal 2016 al 2019 sono state prodotte da un massimo di 402mila unità nel 2016 a un minimo di 245mila. Ciò è stato stimato in una perdita di circa 75 milioni

“Bisogna che qualcuno faccia presente a chi amministra la cosa pubblica – spiega ad Affari Raffaele Bonanni, già segretario generale della Cisl – che non deve passare il messaggio di un Meridione in cui si sta smobilitando. Urge intervenire per mantenere alta l’attenzione al mondo del lavoro in una zona che di lavoro ne ha già poco. Il sindacato ha sbagliato perché è caduto nella trappola del ‘mi gioco tutto’ invece che trattare. Ora mi aspetto che il governo intervenga in maniera attiva per mantenere il Sud attrattivo agli occhi di altre aziende che eventualmente vorranno investire”.

E ora? L’azienda mantiene fermo il punto: all’inizio della procedura gli operai coinvolti dalla chiusura del sito erano circa 450, oggi sono diventati 321 perché 129 hanno accettato scivoli e procedure di uscite. Oggi l’offerta è di 85mila euro per chi accetta l’esodo volontario oppure il trasferimento a Biandronno, in provincia di Varese. E se all’inizio della procedura sembrava che il diniego ai trasferimenti fosse totale e trasversale, oggi sembra che qualcosa stia iniziando a muoversi.

“Da troppo tempo – commenta con Affaritaliani.it Marco Bentivogli, coordinatore e co-fondatore di Base Italia - nel paese i piani di reindustrializzazione restano sulla carta. Questa vertenza è nata dall'errore dell'azienda di sbagliare il piano industriale su Napoli puntando su un prodotto con scarsa profondità commerciale. Il colpo di grazia sono state le promesse dei politici che hanno venduto soluzioni industriali o continuità occupazionale che poi non hanno garantito. Dire la verità ai lavoratori è la precondizione per costruire su elementi di certezza per il loro futuro. Chiudere un'azienda nel sud del paese è doppiamente grave. Whirlpool si responsabilizzi per una soluzione vera e di lavoro”.