Economia
Zegna, Casualisation e rischio Cina: sfide del brand che ha convinto il Nyse
di Marco Scotti
Ce la farà il gruppo a portare entro 2 anni al 53% delle revenue il peso delle vendite dei capi destinati alle nuove generazioni? Il rischio geopolitico cinese
Zegna la chiama “Casualisation” e dovrà rappresentare fino al 53% delle revenue entro il 2023, mentre la moda più classica, chiamata “formalwear”, non potrà valere più del 27%. La scommessa è notevole, tant’è che nel documento presentato a settembre si ritiene che le sneaker vendute potrebbero passare da 14.800 nel 2018 a 52.500 alla fine di quest’anno, con un Cagr medio dell’88%.
A riprova dell’esigenza di una maggiore targetizzazione verso i giovani, il marchio Thom Browne ha disegnato le divise delle squadre dei Cleveland Cavaliers (basket Nba) e del Barcelona (calcio). Ha anche vestito Lebron James, Cardi B e Kristen Stewart oltre a fenomeni cinesi come Liu Wen e Xiao Wen Ju.
Le previsioni di bilancio parlano chiaro: se il progetto andrà in porto, i ricavi del gruppo passeranno dai 1,207 miliardi previsti per quest’anno ai 1,427 stimati per il 2023, con un Cagr dell’11%. Anche la marginalità dovrebbe aumentare in maniera significativa: dai 111 milioni di quest’anno ai 173 del 2023. Un’idea ambiziosa che, almeno nel primo giorno di contrattazioni, sembra aver convinto gli investitori.