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Emicrania: con galcanezumab più giorni liberi dal mal di testa

Arriva in Italia il farmaco, sviluppato da Lilly, per la cura specifica e selettiva per la profilassi dell’attacco emicranico

Emicrania, con galcanezumab più giorni liberi dal mal di testa: frequenza degli attacchi dimezzata e qualità di vita ritrovata

Inizia una nuova era per le persone affette da emicrania: arriva in Italia galcanezumab, un farmaco, sviluppato da Lilly, appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali anti-CGRP: una cura specifica e selettiva per la profilassi dell’attacco emicranico sia nelle forme episodiche che nelle forme croniche e refrattarie a precedenti terapie preventive.

Una sola somministrazione mensile sottocute, efficacia elevata e mantenuta nel tempo, rapidità di risposta e tollerabilità eccellente per questo farmaco, già approvato dall’AIFA e che entro luglio sarà disponibile nel mercato italiano a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

L’emicrania è caratterizzata da attacchi che durano dalle 4 alle 72 ore, migranti ma di solito localizzati in un solo lato della testa con un dolore pulsante aggravato dalle attività fisiche e spesso associato a nausea, vomito, fastidio ai rumori e alle luci.

Colpisce il 14% della popolazione mondiale con punte che superano il 20% in alcuni studi. In Italia ne soffre il 9% degli uomini e il 18% delle donne nelle quali gli attacchi sono più severi, più lunghi e più disabilitanti e con più sintomi associati.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica l’emicrania sulla base del Global Burden Disease (GBD 2017) al secondo posto tra tutte le malattie che causano disabilità e prima causa di disabilità sotto i 50 anni.

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