Spettacoli

Ascolti, nostalgia di Paolo Limiti: quando il pomeriggio Rai era da prime time

Marco Zonetti

Mentre la fascia pomeridiana dell'Ammiraglia Rai arranca, è tangibile la mancanza dello scomparso personaggio di cui oggi ricorre il compleanno

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di questa stagione televisiva non sono apparsi entusiasmanti per il pomeriggio di Rai1, con Caterina Balivo che vacilla alle redini del suo Vieni da me e Tiberio Timperi e Francesca Fialdini con La Vita in Diretta che soccombono giornalmente agli assalti della corazzata di Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D'Urso sull'Ammiraglia Mediaset, e che talvolta sono stati superati perfino dalla concorrenza interna di Sveva Sagramola con il suo Geo in onda su Rai3.

Con programmi che sembrano sempre più scimmiottare la concorrenza berlusconiana, si sente a maggior ragione la mancanza dei pomeriggi in cui regnava sovrano su Rai1 l'indimenticato Paolo Limiti con le sue trasmissioni sfavillanti che facevano invidia a una prima serata, e di cui oggi 8 maggio sarebbe stato il compleanno. 

Ballerini, fior di orchestrali diretti dalla talentuosa amica di sempre Giovanna Nocetti, cantanti sopraffini come quest'ultima o Tiziana Rivale, attori teatrali e cabarettisti come Gennaro Cannavacciuolo, illustri ospiti italiani e internazionali (vogliamo ricordare l'intervista esclusiva a Sharon Stone all'apice della sua bellezza e del suo successo?), il tutto strizzando l'occhio apparentemente ai telespettatori più "âgée" e tuttavia riuscendo a catturare l'attenzione e l'interesse di tutte le fasce d'età, anche quella dei bambini con il pupazzo Floradora. E insospettabili notai, economisti, giudici costituzionali, esimi professionisti ricordano ancora oggi il "guilty pleasure", il piacere proibito dei programmi del genio Limiti, che riusciva a coniugare la divulgazione culturale con l'intrattenimento allo stato puro, mescolando sapientemente glamour e kitsch, nostalgia e attualità.

Oggi alla Rai, la sua eredità la si ritrova soprattutto nel successo dell'estate, quel Techetecheté che tornerà il 4 giugno prossimo e che, la scorsa estate, ha sbancato l'Auditel nei mesi più caldi dell'anno con cifre record, dovute all'ottimo lavoro dei vari autori e alle brillanti intuizioni della sua ideatrice Elisabetta Barduagni e del Capostruttura Gianvito Lomaglio, il quale non per nulla ai tempi d'oro dei programmi di Limiti era assistente di Agostino Saccà e vicedirettore di Rai1. A Techetechetè Lomaglio ha trasportato per sua stessa ammissione tutto quanto appreso dagli anni meravigliosi trascorsi a fianco dell'eclettico conduttore, una formula risultata vincente ancora oggi nell'era di Internet e della Tv sempre più soppiantata dalle piattaforme digitali. Furono del resto Saccà e Lomaglio a decidere lo spostamento di Ci vediamo in Tv da Rai2 a Rai1, intuendone le potenzialità.

Come non ravvisare, del resto, echi del gusto di Limiti in puntate di Techetechetè come quella realizzata dall'autore Massimiliano Canè dedicata a "Mina & Milva Dive allo Specchio" con frammenti perlopiù tratti dai programmi del "mostro sacro" Antonello Falqui, regista peraltro di un celebre spot Barilla che vedeva protagonista la cantante e Paolo come producer. Uno spot che innescò fra i due, che si incontravano per la prima volta, un battibecco che poi si tramutò in un fortunato sodalizio artistico. Tutto si tiene, insomma. 

Per capire la grandezza dell'insuperabile Limiti basta poi recuperare la puntata omaggio dedicatagli da Tv2000 e precisamente dal programma mattutino dell'emittente della Cei, Bel Tempo si spera condotto da Lucia Ascione. Aiutata, quest'ultima, dalla presenza in studio della stimata musicista amica del cuore di Paolo Limiti, la già citata Giovanna, che ha ripercorso le tappe di una vita e di una carriera degne di un professionista hollywoodiano, interpretando anche le varie canzoni che l'autore ha donato alle più grandi cantanti italiane, in primis la Tigre di Cremona.

Proprio a Bel tempo si spera di Tv2000 pare di respirare l'aria dei vari Ci vediamo in Tv ed E state con noi, quella scanzonata, complice e garbata atmosfera che coinvolgeva conduttore, maestranze, ospiti, pubblico in studio e spettatori a casa, il tutto all'insegna di un rispetto e di una grazia che oggi sembrano appartenere al passato remoto televisivo, senza mai una sola caduta di stile e di tono. 

Già, in questo attuale periodo storico tanto "maleducato", si prova una lacerante nostalgia della buona creanza che Paolo Limiti (che era il primo a divertirsi un mondo con i suoi programmi) usava nell'intervistare magari un'ospite illustre e di grido o nell'illustrare i retroscena di una sigla televisiva d'antan o nello spiegare il significato di un film cult, nel ridere di un'imitazione, nel presentare un omaggio a quel divo o a quella vedette d'Oltreoceano e così via. Quando il pomeriggio dell'Ammiraglia Rai era ogni giorno un evento da prime time

Tanti auguri dunque, caro e indimenticato Paolo, con la sua sconfinata cultura, il tuo mirabile estro artistico e soprattutto il tuo grande amore incondizionato per il pubblico, al servizio del quale avevi dedicato tutta la sua vita personale e professionale, e che oggi ci mancano più che mai.