Spettacoli

Ascolti Tv, Viva l'Italia crolla contro Piazza Pulita: la nuova Rete4 fa flop?

Marco Zonetti

L'Auditel resta freddo con il nuovo corso dell'informazione targata Gerardo Greco. Anche Palombelli e Porro arrancano

Gli ascolti Tv e i dati Auditel non sono stati finora granché premianti per il nuovo corso dell'informazione di Rete4 targata Gerardo Greco.

La mission di quest'ultimo, ovvero de-populistizzare la rete per smettere di favorire Lega e m5s come accaduto durante la campagna elettorale per le Politiche, sembra spiazzare il target di riferimento del canale, senza al tempo stesso acquisire nuova audience. Se Barbara Palombelli approdata al timone di Stasera Italia ha rosicchiato qualche punto di share alla diretta concorrente Lilli Gruber, quest'ultima e il suo Otto e mezzo in onda su La7 riescono sempre e comunque a prevalere (a parte con l'ospitata di Alessandro Di Battista in collegamento dal Guatemala, che ha affossato gli indici di ascolto di Lilli, ma è stata l'eccezione che conferma la regola). Inutili per giunta gli espedienti - da parte della Palombelli - di ridurre la frequenza degli spot pubblicitari e d'iniziare la trasmissione qualche minuto prima (come svelato  malignamente da Luca Telese)... in sovrapposizione, è sempre la Rossa nazionale a trionfare. Come per esempio ieri sera che, con il terzetto Carlo Lucarelli, Massimo Cacciari e Massimo Giletti (non certo un trio scoppiettante) si è portata a casa il 7,50% di share e 1.770.000 spettatori, mentre la Palombelli è rimasta al palo con il 4,44% e 1.038.000 spettatori. 

Paradossalmente, Stasera Italia vince la sfida degli ascolti con Otto e mezzo solo il sabato sera, quando la  Gruber abbandona la politica per dedicarsi all'approfondimento di altri temi meno "roventi", e soprattutto quando la Palombelli non c'è e tornano i conduttori del corso pre-Greco, ovvero Giuseppe Brindisi e Veronica Gentili. 

La situazione è ancor più preoccupante per Nicola Porro e il suo nuovo programma in onda il lunedì su Rete4, Quarta Repubblica. Malgrado "il parterre col botto" della prima puntata, con la catfight Giorgia Meloni-Maria Elena Boschi, il verdetto dell'Auditel è stato impietoso: solo 695.000 spettatori e il 3,7% di share. Non proprio cifre di cui vantarsi, insomma.

Lo stesso Gerardo Greco scende in campo in prime time il giovedì sera con la trasmissione Viva L'Italia - Ieri e oggi. Se nella prima puntata aveva ottenuto 902.000 spettatori con il 5,1% di share, è bastato nella serata di ieri che su La7 tornasse Corrado Formigli con il suo Piazza Pulita (e un magistrale, e non facile, reportage sulla Somalia) per vedere gli ascolti ridursi al lumicino di 617.000 spettatori con un magro 3.51% di share. Risultato molto meno lusinghiero di quelli raggiunti dal suo predecessore Paolo Del Debbio con il rottamato Quinta Colonna, che nella stessa fascia oraria dava assai più filo da torcere al concorrente Formigli, che ieri sera ha ottenuto il 5,39% di share e 889.000 spettatori. 

I tentativi di Greco - da molti tacciato di essere poco carismatico e lugubre - di rendere meno sacrale il rito del talk show, come per esempio quello di sedersi tra i telespettatori, non centrano il bersaglio e sembrano perlopiù una maldestra e malriuscita strizzata d'occhio a Maria De Filippi (che può permettersi questo e altro, visti gli ascolti sconfinati). Il conduttore importato dalla Rai sembra spaesato e a disagio e il programma risulta, come anche nel caso di Quarta Repubblica di Porro, una specie di strano intruglio  di tante trasmissioni già viste, sbandierato sulla carta come un piatto da gourmet ma di fatto una pietanza insapore che non sa né di carne né di pesce e che lascia l'amaro in bocca.

Insomma, a conti fatti, almeno per ora la "cura Greco" non sembra sortire gli effetti sperati sui dati Auditel, e La7 - da molti accusata di essere il canale televisivo di riferimento dei grillini - non viene minimamente scalfita dalla nuova minestra antipopulista. Se la nuova Rete4 di Gerardo Greco, insomma, aveva come compito quello di riportare acqua al mulino di Forza Italia e toglierla al governo giallo-verde, la strada appare ancora molto lunga e del tutto impervia.