Spettacoli

Bello Figo: video hard sui banchi dell’Università di Pisa

Il rapper Bello Figo è stato denunciato per aver girato un video musicale hard non autorizzato nelle aule di Economia dell’Università di Pisa.

Bello Figo, video hard sui banchi dell’Università di Pisa

Paul Yeboah, alias Bello Figo, ha nuovamente fatto parlare di sé. Il rapper è stato denunciato dall’Università di Pisa per aver girato un video musicale non autorizzato nelle aule di economia. Il filmato contiene riferimenti sessuali e scene hot girate tra i banchi.

Bello Figo: video hot tra i banchi dell’Università per il nuovo singolo “Trombo a Facoltà”

Il video è stato girato il 22 gennaio per il nuovo singolo "Trombo a Facoltà". È stato però pubblicato su YouTube il 6 dicembre e da lì si è scatenato il caos. Le immagini immortalano ragazze sdraiate sui banchi mentre simulano atti sessuali con Bello Figo. Il video ha registrato in pochissimi giorni più di 80mila visualizzazioni, ma anche moltissime critiche.

I docenti universitari parlano di “profanazione” delle aule. L’Ateneo di Pisa si è mosso per tutelare la propria immagine. Il rettore Paolo Mancarella ha precisato all’Agi: “L’Ateneo si tutelerà in tutti i modi per difendere la propria immagine e il proprio onore”.

Bello Figo: il video è stato tolto da YouTube ed è riapparso senza le immagini incriminate

Questa mattina il video del trapper è scomparso da YouTube per poi riapparire nel primo pomeriggio senza le immagini incriminate, dunque senza le scene girate in assenza di autorizzazione. Rimane però un post sul profilo social di Bello Figo.

Sul caso è intervenuta anche Elena Vizzotto, responsabile della Lega Toscana per le politiche femminili, la quale, come si legge su Pisa Today, ha dichiarato: “Non solo Bello Figo offende l'Università di Pisa, ma anche tutte le donne, ogni giorno vittime di violenze e soprusi. Auspico che l'Ateneo faccia davvero chiarezza su chi abbia permesso che venisse girato quel video, un coacervo di volgarità e nulla cosmico da lasciare basiti, dato che è improbabile che nessuno si sia accorto del personaggio in questione e delle riprese”. La Vizzotto ha poi proseguito: “Mi chiedo se davvero quelle canzoni siano il messaggio che vogliamo far passare ai giovani: le volgarità espresse in pochi minuti e l'idea di donna come 'gioco facile' del suddetto personaggio credo siano ben distanti da qualsiasi forma di educazione che vorremmo per i nostri figli e nipoti. Inutile combattere ogni giorno contro la violenza di genere quando modelli come quello proposto da Bello Figo non solo sono avvallati da un certo tipo di industria musicale, ma addirittura non subiscono nessuna censura da parte dei media. Nella piena libertà di espressione di tutti, esistono dei limiti che non dovrebbero essere oltrepassati. Mi auguro tutto il mondo politico e sociale in modo unanime condanni questo obbrobrio”.

Oltre al rettore dell’Università, ha deciso di rilasciare dichiarazioni anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, come riporta Pisa Today: “Il fatto è stato già giustamente condannato. Certo è una figura pessima per la città. Credo che alla base ci sia una questione culturale, di rispetto. Credo che 60 anni fa nessuno avrebbe mai pensato di provare a fare una cosa del genere in un'università”.