Goldrake compie 40 anni. Il 4 aprile 1978 arrivava il cartone che cambiò l'Italia
Nell'anno dell'assassinio di Aldo Moro, l'avvento di un supereroe che raddrizzava i mali del mondo e faceva sognare tutti i bambini italiani
Martedì 4 aprile 1978, esattamente quarant'anni fa, sulla Rete Due comparve un cartone animato che avrebbe cambiato la vita ai bambini e ai ragazzi dell'epoca: Ufo Robot Goldrake, battezzato in italiano Atlas Ufo Robot. E qui si commise già il primo errore di adattamento: il cartone animato fu infatti acquistato dalla Francia (malgrado fosse giapponese), e "atlas ufo robot" era in realtà il titolo di una guida al cartone (atlas = atlante in francese).
A parte questo, nelle prime scene si vedeva il personaggio di Koji Kabuto (battezzato in italiano Alcor come nell'edizione francese) ricordare le sue scorribande alla guida di un altro robot. I bambini italiani dell'epoca non potevano sapere che si trattava di Mazinger Z, di cui Koji era il pilota, e che in Italia sarebbe arrivato solo due anni dopo, nel 1980, preceduto dal Grande Mazinger, uscito nel nostro Paese nel 1979.
Con il senno di poi, si scoprì che il legame fra Mazinger Z, Grande Mazinger e Goldrake, una vera e propria trilogia, era lo stesso Koji Kabuto (alias Alcor in Goldrake, alias Ryo in Mazinger Z). In soldoni, Koji iniziava la sua carriera di pilota con Mazinger Z, alla fine della serie si trasferiva negli USA e il suo posto veniva preso da Tetsuya Tsurugi alla guida di un Mazinger potenziato (il Grande Mazinger). Koji diventava successivamente spalla dell'alieno Actarus (alias Duke Fleed) alla guida prima di un disco volante praticamente inutile e poi della navicella Goldrake 2.
Questa trimurti robotica, ideata dal genio di Go Nagai, si arricchì di altri personaggi, fra i quali Jeeg Robot D'Acciaio e Getter Robot, tutti arrivati in Italia tra la fine degli anni Settanta e il 1980. In un'era senza youtube, senza DVD, senza netflix, nella quale i videoregistratori erano rarità anche nelle case delle persone più abbienti o "tecnologiche", questi cartoni animati, e soprattutto il loro "capostipite" Goldrake rappresentarono nel nostro Paese un autentico fenomeno culturale di massa.
Goldrake andava in onda alle 18,45 , ospite del contenitore per ragazzi Buonasera con..., e non esisteva bambino o bambina dell'epoca che non lo seguisse appassionatamente. Altri cartoon giapponesi, in originale anime, divennero dei cult in Italia, fra i quali Heidi, Candy Candy, Lady Oscar, Capitan Harlock, ma Goldrake fu il primo cartoon di genere robotico a essere trasmesso onda sulla Rai Tv scatenando diverse polemiche sulla presunta violenza delle immagini al punto da guadagnarsi citazioni negative in Parlamento. L'effetto della propaganda politica negativa contro Goldrake portò alla cancellazione degli anime robotici dai palinsesti televisivi del Servizio Pubblico.
In ogni modo, per chi ebbe modo di vederlo all'epoca, per chi fu bambino in quegli anni così particolari per la storia d'Italia, spunta ancora una lacrimuccia nel rivedere su YouTube la sequenza della corsa di Actarus nei corridoi dell'Istituto di Ricerche Spaziali, del suo adrenalinico ingresso nella navicella spaziale dopo la trasformazione in Duke Fleed, e quindi l'uscita di Goldrake dal nascondiglio sotto le cascate. Nell'anno in cui Aldo Moro veniva rapito e assassinato, i bambini italiani potevano sognare un supereroe venuto dallo spazio a raddrizzare i mali del mondo.