Spettacoli
House of Gucci, Patricia Gucci contro il film: "Calunniata la memoria di papà"
"Mio padre descritto come un minuscolo delinquente sovrappeso quando era la personificazione dell'eleganza", afferma la figlia del fondatore della casa di moda
House of Gucci: Patricia Gucci, figlia di Aldo, critica la rappresentazione del padre nel nuovo film di Ridley Scott con un accorato post su Facebook
House of Gucci è il nuovo film di Ridley Scott che racconta la storia del fondatore della nota casa di moda fiorentina e della sua famiglia. Il film è basato sul libro "The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed" di Sara Gay Forden ed è stato girato per lo più in Italia, tra Firenze, Roma, Milano e il lago di Como. Nel cast figurano diversi volti noti dello spettacolo come Leady Gaga, che interpreta Patrizia Reggiani, Al Pacino (Aldo Gucci), Jared Leto (Paolo Gucci) e Madalina Ghenea (Sophia Loren). La pellicola uscirà nelle sale americane il 26 novembre 2021.
House of Gucci, l'erede di Aldo Gucci attacca il film: "La memoria di mio padre è stata calunniata, non posso tacere"
House of Gucci è tra i film più attesi di quest'anno ma continua a suscitare polemiche. L'ultima arriva da Patricia Gucci, erede della maison, che in lungo post su Facebook ha attaccato la produzione: “Dopo aver visto le immagini in anteprima di ‘House of Gucci’, che uscirà a novembre, non posso stare a guardare. Mio padre - Aldo Gucci, che ha trasformato Gucci da un unico negozio a Firenze a un fenomeno globale durante i suoi 30 anni come Presidente - è ritratto come un minuscolo delinquente sovrappeso, quando in realtà era alto, magro e con gli occhi azzurri. Era la personificazione dell’eleganza, applaudito da reali, capi di stato e leggendarie star di Hollywood”.
“Nel film - scrive la Gucci - è interpretato da Al Pacino, l’attore noto per il suo ruolo in Il Padrino come gangster e Scarface come spacciatore, in cui stigmatizza generazioni di italiani e latini. La sceneggiatura è basata su un libro di un autore che non ha mai incontrato mio padre ed è incentrato su Patrizia Reggiani - un’assassina condannata - e mio cugino Maurizio Gucci, che ha spietatamente messo da parte suo zio in una scalata ostile prima di mandare all’aria l’attività. Vederli glorificati dall’Olimpo di Hollywood e dall’acclamato regista Ridley Scott è incomprensibile”.
Maurizio Gucci, continua Patricia, “doveva tutto a mio padre, che da giovane lo prese sotto la sua ala protettrice e lo trattò come un figlio. Aldo Gucci non è stato impeccabile. Aveva un carattere leggendario e governava con il pugno di ferro. La sua tenacia era pari a una lealtà eterna alla sua famiglia, e si è guadagnato il rispetto di tutti coloro che hanno lavorato con lui, me compresa. Molte persone devono la loro carriera a lui. Il successo di Gucci, e del franchise Made in Italy che ha contribuito a lanciare innumerevoli marchi nel corso degli anni, è in gran parte dovuto a lui”.
“La memoria di mio padre è troppo preziosa per essere calunniata - si rammarica la figlia di Aldo Gucci - Non è più qui per difendersi da questa apparente denigrazione. Per portare avanti la sua eredità, ho pubblicato il mio libro di memorie nel 2016 e ho rifiutato molte offerte per realizzare un adattamento cinematografico, per paura che eventi reali e personaggi venissero distorti a scopo di lucro”. La storia, conclude l'erede della casa di moda - “non dovrebbe essere rivisitata nell’interesse di vendere più libri e servizi di streaming. Il 2021 è il 100mo anniversario di Gucci come marchio, 70 dei quali come azienda familiare. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il genio di Aldo Gucci”.
Having seen the preview images of "House of Gucci," set for release in November, I cannot sit idly by. My father - Aldo...
Pubblicato da Patricia Gucci su Giovedì 25 marzo 2021