Spettacoli
Il surreale racconto di Licia Colò. Quanto era figo il suo Pietrangeli...
Pasionaria verde che si occupa di natura e similari
"Quando mi innamoro, penso sia per sempre. Però non è mai capitato. L’importante è continuare a volersi bene. A me l’hanno insegnato i miei genitori"
Vogliamo oggi un po’ stemperare il clima pesante della politica e del Landini - pensiero sul primo maggio con argomenti futili, come una intervista rilasciata a Repubblica da Licia Colò, la pasionaria verde che si occupa di natura e similari.
E poiché anche Nicola Pietrangeli, suo ex, fa parte del gran mondo della natura lei ci rende edotti su alcuni punti saldi del suo pensiero amoroso:
«Non è vero che tra noi abbia pesato la differenza di età. La realtà è che le cose finiscono. Anche le più belle e importanti.
Ma l’intervistatrice insiste: “Pietrangeli ha pensato che la vostra storia sarebbe stata per sempre…”.
«Anche io, quando mi innamoro, penso sia per sempre. Però non è mai capitato. L’importante è continuare a volersi bene. A me l’hanno insegnato i miei genitori», risponde sbarazzina.
Nell’intervista si parla anche di altri ex ma l’interesse della Colò è monotematico, nella sua vita c’è solo l’ex campione di tennis: e ci svela la tecnica che il famoso play boy romano ha usato per conquistarla:
«Nicola era ed è una persona sicura di sé, generosa. Mi ha insegnato a dire “Io voglio”. Mi diceva “Puoi arrivare dove vuoi”». Qui il lettore filosofico potrà vedere gli echi dotti del pensiero volitivo di Nietzsche sulla bionda conduttrice televisiva.
E poi, vira sul culinario quando dice – ed è ormai un topos, che lei è negata per la cucina.
Alla fine si lancia a piombo sulla domanda clou che tutti attendono:
“La gente si ricorda di questa storia per i 30 anni di differenza?”.
A parte che la gente manco sa che i due sono stati insiemi la risposta è illuminante:
“No. Intanto, lui era un gran figo. E poi — sarà pure una frase fatta — l’amore non ha età: si può essere attraenti fino alla fine. Quando incontrai Enzo Majorca, ad esempio, il campione di apnea, lo trovai bellissimo. Aveva gli occhi luminosi di un ventenne. E si avvicinava già agli ottanta…”