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Imma Battaglia: "Per Eva Grimaldi sono più maschio di Gabriel Garko"

IMMA BATTAGLIA A CHI: «PER IL MIO AMORE CON EVA GRIMALDI HO SUBITO PRESSIONI INAUDITE

IMMA BATTAGLIA: PER EVA GRIMALDI SONO PIÚ MASCHIO DI GABRIEL GARKO


A proposito della lunga relazione che la Grimaldi ha avuto con Gabriel Garko, la Battaglia rivela: «Eva ridendo mi dice sempre: “Tu sei meglio di Gabriel Garko, tu sei molto meglio, tu sei più maschio”».


IMMA BATTAGLIA A CHI: «PER IL MIO AMORE CON EVA GRIMALDI HO SUBITO PRESSIONI INAUDITE


«Della violenza che sto subendo sono orgogliosa. Questo mio e di Eva è un gesto forte, un gesto d’amore, ma è anche politico. Dimostra che il nostro è un Paese che, comunque, sull’uguaglianza e sulle libertà, sempre arretra». Sul numero di Chi in edicola domani Imma Battaglia racconta quello che è successo dopo che lei e Eva Grimaldi hanno dichiarato il proprio amore davanti a milioni di persone all’“Isola dei famosi”.
 

Eva Grimaldi Imma Battaglia
 


IMMA BATTAGLIA: "PRIMA DI PARTIRE PER L'ISOLA DEI FAMOSI EVA GRIMALDI HA RIUNITO LA FAMIGLIA E..."

«Sono contenta di averci messo ancora una volta la faccia, e questa volta accompagnata dall’amore di Eva (...) È arrivata nella mia vita da sola mentre io, allora, anni fa, avevo una relazione, stavo con una donna di cui ero innamoratissima, innamorata persa: Licia Nunez», svela Imma. «Improvvisamente, un giorno, mi appare Eva: una ragazza fantastica. Giuro, la prima cosa che fa, senza conoscermi, mi abbraccia e si mette a singhiozzare (...) Poi mi racconta, si racconta e finiamo davanti a delle patatine fritte a parlare delle nostre vite». «Prima di partire Eva ha riunito tutta la famiglia, tranne la mamma che ha 92 anni e non sta bene, ma gli altri li ha riuniti tutti e ha detto: “Io vado a fare l’Isola dei famosi e mi guarderanno anche i peli del naso. Non ve l’ho mai detto ufficialmente, ma sto con Imma e pure da tanto tempo”. Lì per lì hanno reagito più o meno tutti bene. Poi Eva parte per l’Honduras e io ricevo un messaggio dal fratello, lo chiamo e lui, in pratica, mi dice: “Noi siamo di Verona, la città è piccola, voi potete fare quello che volete, però, non davanti a milioni di telespettatori, perché noi qua abbiamo delle attività”. In quel momento sono tornata indietro di 30 anni, non riuscivo a parlare, ho chiuso il telefono. E sono stata male. Ancora e ancora una volta. Poi sono partita per l’Honduras». «Eva nella vita è stata discriminata: ma lo sa che a lei non avevano mai permesso di dire che era nata povera e che l’avevano messa in una scuola per ritardati perché era dislessica, e negli Anni 60 si faceva così? Lei doveva essere perfetta, doveva essere la “bonona” e basta».