Spettacoli
Fedez, ecco "Vorrei ma non posto" con J-Ax. E scarica la Siae...



Vorrei ma non posto; il singolo in uscita il 6 maggio anticipa l'album di Fedez e J-Ax
Social Network e la vita di tutti noi condivisa sui propri profili piuttosto che vissuta per davvero, mentre “sta accadendo”: questo il tema di VORREI MA NON POSTO, l’inedito di FEDEZ e J-AX che anticipa il nuovo attesissimo album della coppia di cantautori rap, in uscita prossimamente per Sony Music.
In uscita Venerdì 6 Maggio in radio, nei digital store e sulle piattoforme streaming, VORREI MA NON POSTO è firmato da Fedez, J-Ax e Davide Petrella. E’ prodotto dalla coppia Takagi & Ketra (rispettivamente Alessandro Merli e Fabio Clemente), che ha già collaborato a molte delle recenti hit di maggior successo, tra cui 21 grammi, Roma-Bangkok, Beautiful Disaster.
Il dissacrante inedito racconta uno spaccato sociale: la “deviazione” digitale di oggi, viviamo con gli smart phone in mano, sempre pronti a condividere ogni momento sui social. Instagrammare e postare una foto, ormai, è diventato più importante che vivere il momento reale e avere un ricordo vissuto da conservare nella memoria.
VORREI MA NON POSTO nasce su un beat ibrido tra i generi Hip Hop, Surf e Reggae; un sound Californiano con fraseggi di chitarre in levare che sfociano in un insolito drop musicale, caratteristica predominante della musica elettronica attuale.
Fedez scarica Siae e affida diritti a start-up italiana - Fedez ha deciso di sbattere la porta della Siae e andare via. Il popolare rapper ha scelto una startup italiana, Soundreef, per la gestione dei suoi diritti d'autore. L'accordo arriva anche in virtu' di una direttiva UE (Barnier) che liberalizza la raccolta dei diritti d'autore ed e' stato firmato a Milano tra lo stesso cantante e l'amministratore delegato di Soundreef, Davide D'Atri. Fedez, che e' in testa alla classifica 2015 dei concerti con piu' biglietti venduti, ha incaricato di riscuotere i suoi proventi musicali Soundreef, che lo scorso 18 marzo e' stata riconosciuta ufficialmente in Inghilterra per effettuare la raccolta dei diritti di autore. "Quella di Federico - commenta D'Atri - e' una scelta coraggiosa ma anche di innovazione, dettata dalla voglia di cambiare il sistema che garantisce i piu' forti. La rivoluzione digitale non poteva che travolgere i monopoli che ancora resistono nel nostro Paese assisteremo presto a un effetto domino".