Spettacoli
Le vibrazioni estive nel singolo di Dela Roca, il re del reggaeton italiano
Si chiama Estate l'ultimo singolo di Dela Roca. Nativo di Siracusa, l'artista vive a Panama dove ha iniziato la sua carriera a suon di musica jamaicana.
Si chiama “Estate” il singolo di Giancarlo Cutrufo, in arte Dela Roca, nativo di Siracusa ma residente a Panama dove otto anni fa ha iniziato la sua carriera a suon di reggaeton made in Italy. All’artista Affaritaliani ha rivolto alcune domande.
Perché Panama? Ho scelto di vivere a Panama perché ho avuto un’opportunità lavorativa importante che combaciava perfettamente con la mia idea di musica, essendo Panama la patria del reggaeton e il centro del mondo. Sono nato musicalmente sotto il segno della Jamaica e per questo ho accettato subito il trasferimento, perché sapevo che sarei cresciuto sotto il profilo artistico, da lì in poi è stato un rincorrersi di vibrazioni ed emozioni.
In un momento così difficile come è nato il progetto Estate? Il progetto “Estate” durante il lockdown, ho lavorato su me stesso, è stato il mio anti-stress e sono sicuro che appena uscirà lo sarà per tantissime persone che amano la musica e le buone vibrazioni.
Cosa ti aspetti dalla tua musica? L’intento finale è quello di far rispecchiare più persone possibile nella mia musica, non c’è cosa più bella che far star bene la gente, farla ballare e cantare a squarciagola. Ho notato che in Italia alcuni artisti “infettano” di odio i ragazzi, con me invece è tutto l’opposto!
Ma come mai questo nome d’arte “Dela Roca” ? “Dela Roca” nasce dall’intuizione di un amico che traduce “dallo scoglio” in “ de la roca”; lo scoglio rappresenta l’isola di Ortigia, perla del Mediterraneo situata a Siracusa (Sicilia), la mia città natale.
Hai un tatuaggio con la frase Hope and Pray. Come mai? Una frase che mi guida tutti i giorni e mi da speranza e la forza di resistere a tutto e a tutti è : “Hope and Pray” che ho anche tatuato sul braccio. Ho ascoltato per la prima volta questa frase in un pezzo di un artista jamaicano di nome Mavado, uno dei miei idoli indiscussi insieme a Sizzla e Busy Signal.
Quanto conta la figura femminile nella tua musica?
La presenza femminile è importante nella musica latina e di conseguenza nel mio percorso artistico. Qualcuno dice che il reggaeton “antiguo” poteva essere anche un po’ discriminante nei confronti delle donne e dei gay, ma non sono quelli gli standard da seguire, come dicevo prima io seguo altre strade e la mia strada dice; rispetto per le donne ,per i gay e per qualsiasi tipo di orientamento politico e culturale. Le donne nella mia vita, nei miei brani e nei miei pensieri sono importantissime. Penso spesso a mia madre, una donna che ha fatto tanti sacrifici per me e non l’ho mai vista sbagliare quindi penso che le donne possano essere più vicine alla perfezione degli uomini per questo le rispetterò sempre senza mai cadere nella volgarità.