Spettacoli
Non solo "Linea Verde": Beppe Convertini racconta l'Italia in un libro
Ha esordito come modello, è passato dalla recitazione alla conduzione di numerosi programmi targati Rai e tra le sue passioni c'è la scrittura
Essere itinerante per gran parte dell'anno pesa?
"Ho sceltto questo mestiere e come ripeto sono un viaggiatore nato. Appena terminiamo le riprese con "Linea Verde" riprendono quasi subito quelle di "Azzurro - Storie di mare", dove con la produzione e la troupe andiamo a scovare le 'bellezze marine' dell'Italia. Poi, la Rai è la mia famiglia".
In che senso consideri la Rai famiglia?
"Dopo tanti anni di lavoro e tante trasmissioni da "Estate sul due", dove trasmettevamo da Milano, "La vita in diretta estate", "C'è tempo per...", "Evoluzione terra", non sono solo trasmissioni condotte, sono la mia famiglia Rai. Dietro ogni programma c'è una produzione cui lavorano molti professionisti, non si vedono, ma sono il cuore e il motore di tutto. La Rai sceglie con cura tutti i suoi collaboratori e s'instaura un rapporto che dura nel tempo. Mi sento di dire che la Rai non è solo una grande azienda, ma una mamma!".
È ancora presto per scriverne, ma attendi i prossimi palinsesti Rai, come si faceva un tempo con le pagelle?
"Questa frase mi fa sorridere, però, in un certo senso è vero. Eccomi qua dopo quattro anni ho lo stesso entusiamo del primo giorno, quando ho messo piede in Rai e ho iniziato il percorso della conduzione televisiva anno dopo anno si rinnova. Quindi, nessun timore anzi il mio obiettivo e desiderio è quello di oltrepassare le 200 puntate con la prossima stagione di "Linea Verde".
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E, se un giorno bussasse l'opportunità di condurre un programma diverso?
"Amo le scommesse e le grandi sfide, sicuramente prediligo i programmi di infotaiment, ma tutto è possibile".
Anche la conduzione del Festival di Sanremo?
"Perché no, è il sogno di tutti, amo sognare soprattutto è gratis. A parte tutto il direttore artistico e presentatore Amadeus lo vedremo ancora per altre edizioni i suoi numeri sono incredibili".
Il 6 marzo a Roma ci sarà la presentazione del libro "Paesi miei", com'è nata l'idea?
"Ho una passione per la scrittura, viaggio sempre con taccuini sono bandite agende elettrioniche. Sono l'ultimo dei romantici: carta e penna non mi lasciano mai senza ricarica. Alla fine mi sono ritrovato con un'infinità di appunti e racconti, che non sono riuscito a trasmettere con "Linea Verde". Ecco così è nato "Paesi miei".