Spettacoli

Paola Ferrari: "Mia madre tentò di uccidermi. Leotta? La seduzione non serve"

La giornalista volto noto di Rai Sport si racconta nel salotto di Toffanin sabato 4 dicembre. ANTICIPAZIONI

Paola Ferrari sabato 4 dicembre si racconta a Verissimo: dalla malattia mentale della madre alle frecciatine a Diletta Leotta, con la quale si sa non c'è grande simpatia

Paola Ferrari, volto di Rai Sport fino al 2022, si racconta nel salotto di Silvia Toffanin sabato 4 dicembre. Rivelerà dettagli inediti della terribile infanzia che l'ha costretta ad abbandonare la propria famiglia quando non era ancora una maggiorenne. "Ho vissuto un incubo. Avevo una madre con dei problemi mentali seri. Cercò di uccidermi per ben tre volte quando ero piccola. Poi, sono riuscita a difendermi e sono scappata via di casa. Ero sola, mio padre era assente e non avevo fratelli che mi proteggessero. È stato un trauma molto difficile da superare” racconta a Verissimo.

Un dramma che non ha mai superato del tutto: “Mi rammarico di non essere riuscita a perdonarla, nonostante lei me lo avesse chiesto. Quando poi mia mamma è venuta a mancare mi sono sentita in colpa. Su certe cose non riesco a voltare pagina.

La paura dell’instabilità mentale della madre l’ha perseguitata soprattutto nel momento della maternità: “Non avevo istinto materno, volevo solo lavorare. La gravidanza non è stata un periodo felice, non ero me stessa. Alla fine, ho fatto pace con tutte le mie paure e quando sono nati i miei figli è nato un amore fortissimo”.

Ai microfoni del talk show la giornalista dice anche la sua sul tema delle molestie sul lavoro, soprattutto nel mondo dello sport: “A me è capitato moltissime volte. Chi dice che non succede è ipocrita perché è un mondo maschile. In tutti gli ambienti lavorativi le donne purtroppo devono fare i conti con delle proposte spiacevoli”.

La presentatrice di Rai Sport torna poi sulla collega di Dazn, Diletta Leotta, con la quale è risaputa la mancanza di simpatia reciproca. Sono contraria al ruolo della donna fisicamente troppo esposta in questo lavoro, non è l’arma della seduzione che serve per essere credibile, ma ognuno è libero di fare quello che vuole. In questo modo diventiamo merce interscambiabile”. Sulla love story con l’attore Can Yaman conclude: “Non ci credo perché sono a conoscenza di una sua passione importante per un’altra persona, ma fa bene a divertirsi”.

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