RadioMediaset, Salvaderi: "Pensiamo a tour per i 20 anni dello Zoo di 105"
Radio 105, Paolo Salvaderi (ad RadioMediaset): "Tutto esaurito e Lo Zoo di 105 sono due pilastri. E ora abbiamo aggiunto 'A me mi piace'...". L'intervista
Lo Zoo di 105 in primavera festeggerà i suoi 20 anni in onda. Due decenni di successi clamorosi per il programma di Marco Mazzoli... “Noi abbiamo due silos, due momenti di ascolto del palinsesto, storici. Uno è “Tutto esaurito” con Marco Galli al mattino e l’altro è "Lo Zoo di 105". Due colonne portanti su cui nel tempo si è costruita la radio. La prima cosa importante, rispetto a questi due pilastri, è stata inserirne un terzo. Ossia il progetto che abbiamo presentato nei palinsesti con Barty Colucci, Lodovica Comello, Claudio Cannizzaro, Gibba e tutto il team ("A me mi piace", ndr). Perché crediamo che la mattina, la meridiana - nostro tratto distintivo con lo Zoo - e il drive time di rientro debbano essere competitivi", lo spiega ai microfoni di Affari, Paolo Salvaderi, ad di RadioMediaset.
E sul prossimo compleanno dello Zoo aggiunge. "Uno dei nostri blockbuster - e testimone massimi della nostra espressione radiofonica - ha la possibilità di tornare anche con quella che è stata la storia, ri-attualizzare una serie di cose che ne hanno tracciato il profilo. E stiamo pensando di fare un tour itinerante, che inizierà in primavera e arriverà in estate, per sancire questo progetto. Lo Zoo è un fatto importante perché rappresenta un nostro tratto distintivo, ma in realtà c’è una seconda caratteristica, ossia l’audience che ormai da 20 anni ha raggiunto".
Lo Zoo di 105
E' il primo programma assoluto…
"Esattamente. E soprattutto in una fascia che non è quella del drive time. Ci ha aiutato moltissimo anche la parte digital – Instagram – che aiuta a sviluppare i prodotti di contenuto. Su 105 aggiungo una cosa...”
Dica..
"Un altro punto necessario per completare 105 è la deriva che abbiamo preso sulla musica Trapp. In un momento in cui la musica italiana si è risvegliata e ci sono molte novità – estive e non – avere anche un colore molto determinato, che porti dentro anche un pubblico giovane – che alcune radio si sono perse – secondo me era un passaggio da fare”.
Radio 105 piano piano sta un po' cambiando pelle...
"Noi facciamo parte di un gruppo con tante anime. Un gruppo generalista. Era difficile pensare di poter preservare quello spirito ‘brigante’ e ‘piratesco’ di un’emittente che si era basata su questo karma, facendo parte di un gruppo che comunque ha tante sinergie e tanti colori. Indubbiamente stiamo aprendo un po’ di più alla musica italiana, stiamo attivando delle partnership con dei mondi come Amici, Wind Summer Festival, che indubbiamente sono un po’ meno verticali, un po’ meno mirati a quello che era prima 105. E’ innegabile che qualche passaggio di questo genere ci sta cambiando qualche caratteristica. Però..."
Però?
"Se stiamo a guardare i dati, siamo un’emittente che è cresciuta da quando siamo entrati. Ci siamo avvicinati ai 5 milioni di ascoltatori. Non abbiamo l’ossessione del numero avendo 5 emittenti, ma abbiamo più l’ossessione del profilo. Questo ci tengo a dirlo. Noi con 5 emittenti non siamo ossessionati dal dire ‘primo, secondo o terzo’, ma abbiamo un focus deciso sul fatto che il portafoglio non abbia aree così sovrapposte come rischieremmo di avere. Ovvio che la leadership ci piace e lotteremo per andare su nelle graduatorie, ma un conto è avere davanti una strada da maratoneta, altra cosa è fare i centometristi e voler arrivare primi in venti minuti"
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