Simona Ercolani: “Vi svelo Gogglebox. Rai 1? Mai avrei lasciato Stand by Me"
Simona Ercolani lancia Gogglebox su Italia e svela ad Affari: "E dire che mia figlia 7 anni fa mi propose un programma di questo tipo…”
Gogglebox arriva su Italia 1 a partire da domenica 23 ottobre. Ma qual è la selezione dei partecipanti al primo Fixed-Show italiano? "Ovviamente non viene applicato un criterio statistico e sociologico, ma bbiamo cercato una varietà di persone che abitualmente si mettono davanti alla televisione: la famiglia numerosa, la coppia, i fratelli, nonna e nipote, amici e conviventi...”. Lo spiega ai microfoni di Affari, Simona Ercolani, amministratrice delegata e direttrice creativa di Stand by Me, società di produzione televisiva indipendente da lei fondata nel 2010 e specializzata nell'ideazione e nella realizzazione di format originali.
Che tipo di pubblico vi aspettate che seguirà Gogglebox?
“Il pubblico di Italia 1, con un target adulto-giovane, interessato ai media in generale e alla tv in particolare. Quando fai un prodotto lo fai per una rete e per il suo pubblico di riferimento, non a prescindere. Fai quel che è necessario fare per quel target di riferimento e possibilmente per allargarlo. Io mi aspetto una crescita di puntata in puntata, perché è un programma a cui ti ci devi affezionare, devi entrare nel meccanismo. Siamo nell’industria non nel campo dell’arte. E poi..."
Poi?
"Questo programma è anche un modo per vedere delle cose della tv che magari ti eri perso. In qualche modo ti fa recuperare la settimana televisiva”
Partite in seconda serata. Magari sognando il prime time…
“Io non ho il mito della prima serata, perché ti costringe a delle scelte più radicali. Può sembrare paradossale, però la verità è che in prima serata non ti puoi permettere delle cose che nella seconda puoi fare. E che dal punto di vista autorale possono essere più divertenti. L’importante è fare bene questa prima serie, al meglio delle nostre possibilità. Intanto va bene così, è un ottimo risultato partire con una serie di 6 puntate in un programma abbastanza sperimentale per una televisione generalista. La tv, così come il pubblico, si aggrega mano a mano: più vai in onda e più ti seguono”
Gogglebox è un format di grande successo in Inghilterra. Ma tanti anni fa la prima persona che ebbe un’idea di questo tipo…
“... fu mia figlia (sorride, ndr). Ormai 7 anni fa, quando aveva cominciato a collaborare con me come stagista – sottoposta a turni faticosissimi – venne un giorno e mi disse ‘mamma… ho un’idea, perché non facciamo un programma su quelli che guardano la tv?’. Io sono stata evidentemente molto miope e le risposi ‘no, non funziona, noi facciamo i programmi che guardano le persone, non le persona che guardano la tv’. Mi sono sbagliata (ride, ndr). Ho imparato che bisogna dare più ascolto anche all’ultimo arrivato”
Altri progetti della Stand by me…
“Stiamo lavorando a un nuovo progetto sugli adolescenti. Storie d’amori di adolescenti scritte e interpretate da adolescenti. Un progetto entusiasmante, stiamo realizzando un numero zero su questa nuova serie che poi metteremo sul mercato”
La scorsa primavera era uscito con forza il suo nome per la direzione di Rai 1...
“Io faccio il produttore creativo, scrivo formati originali. Mi piace da pazzi il mio lavoro. Mi piace da pazzi Stand by Me, che ho costruito insieme agli altri mattone su mattone e non la lascerei per nulla al mondo”.