Spettacoli

Sting: My Songs tour a Milano, tuffo nel passato che non invecchia. RECENSIONE

Victor Luca Venturelli

Sting porta a Milano il My Songs tour, un tuffo nei successi che hanno segnato una tradizione musicale e che, ancora oggi, accompagnano intere generazioni

Sting è arrivato a Milano con My Songs, il tour europeo che lo sta portando a suonare nelle città del vecchio continente. Una data tanto attesa che, fin dall’annuncio, ha visto una corsa all’ultimo biglietto, una gara ad accaparrarsi l’ultimo posto disponibile. Un concerto quello al Mediolanum Forum di Assago rivelatosi unico, un revival della sua carierra musicale che ha portato l’occhio nostalgico indietro di un po’ di anni, a quel modo di pensare e fare la musica che ha segnato un’epoca. Ma non solo..

My Songs è un tour simbolico, un tuffo in quello che sono i successi, i brani che hanno segnato una tradizione musicale e che stanno, ancora oggi, accompagnando intere generazioni. Affiancato dalla sua ormai immancabile band il frontman dei Police ha dato vita ad uno spettacolo energico, frizzante, senza tempo, quasi a voler dire che sí gli anni passano... ma non per lui. La verve è quella di un ragazzino, di un’anima musicale che ama troppo quello che sta facendo e che, a distanza di anni, si riconosce ancora nella musica che ha suonato e che ha segnato milioni di persone. Non è bastato un problema al braccio, causato da una caduta durante la tournèe svoltasi in Giappone, a fermarlo. "Come vedete non posso suoanare la chitarra - ha detto l'ex frontman dei Police - ma posso cantare. Lo spettacolo deve andare avanti".

Every Breath You Take, Englishman in New York, Message in a Bottle, Shape of my Heart sono solo alcuni dei successi riproposti nel tour My Songs e che a Milano hanno fatto impazzire i presenti. Un concerto che ha celebrato anche la verve di attivista del cantante di Newcastle. Due infatti gli omaggi a Bob Marley, il primo con Get Up Stand Up che ha visto il pubblico del Mediolanum Forum scaldarsi e alzarsi seguendo le note della canzone, il secondo con No Woman No Cry. La serata ha avuto inizio con il racconto di un aneddoto, rigorosamente in italiano, che ha preannunciato la canzone headliner della serata. “Era il 1976” racconta “ero il frontman di una band sconosciuta, i Police, suonavamo in locali vuoti, dormivamo in motel schifosi. A Parigi, dove ci esibimmo al Nashville Club, avevamo l’hotel nel quartiere dove erano solite aggirarsi le prostitute. Il nome della canzone che sentirete nasce dalla commedia teatrale Cyrano de Bergerac, di cui era esposta una vecchia locandina nella hall dell'albergo”. Hanno inizio così le note di Roxanne e la serata, partita con un’ora di ritardo, finalmente ha avuto il suo preludio.

GUARDA IL VIDEO RACCONTO DEL CONCERTO DI STING A MILANO

20 canzoni a ripetizione, quasi a voler serrare i ritmi fino all’epilogo finale. Sting, che di anni ne ha appena compiuti 68 (lo scorso 2 ottobre), sembra un’eterno giovanotto sul palco, come le sue canzoni, eterne ballerine che, con l’avanzare degli anni, sembrano non passare mai di moda. Al Forum è andato in scena un passato musicale che ha trovato riscontro nel presente grazie ad una lettura più moderna dei brani. Un connubio generazionale tra passato e presente che ieri ha trovato compimento in uno show dove a vincere è stata la musica a 360 gradi: la storia, l'esecuzione e la contemporaneità di brani pensati e scritti decenni prima. Sting riesce nell'intento di celebrare un vissuto artistico come il suo senza snaturare in chiave moderna i brani che lo hanno reso celebre insieme Police, ma  apportando leggeri e precisi stravolgimenti tecnici tali da avvicinarlo ad un pubblico, oggi, forse più diseducato a quella che è una tradizione musicale che ha ancora tanto da dire.

La scaletta del concerto di Milano al Mediolanum Forum di Assago

Roxanne
Message in a Bottle
If I ever lose my faith in you
Englishman in New York
If You Love Somebody
Set Them Free
Every Little Thing She Does Is Magic
Brand New Day
Seven Days
Whenever I say your name
Fields of gold
If you can’t find love
Shape of my heart
Wrapped around your finger
Walking on the moon
So lonely
Desert rose
Every Breath You Take
King of pain/Roxanne Coda
Russians
Fragile