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Zucchero, ecco D.O.C. "Sogni? Un concerto in Cina". Sul brano con De Gregori..

Giordano Brega

Zucchero torna con D.O.C. “Volevo chiamare l’album Suspicious Times, sono tempi non chiari". L'INTERVISTA A TUTTO CAMPO

Zucchero, ecco D.O.C. “Sogni? Un concerto in Cina… non censurato. Volevo chiamare l’album Suspicious Times, sono tempi non chiari"

Zucchero è tornato:  è uscito in tutto il mondo  il suo nuovo album, D.O.C. “E’ nato pensando a un suono diverso dagli album precedenti”, spiega il cantante ai microfoni di Affaritaliani.it. La voglia è “di rinnovarsi – tenendo presente chi sono e quello che ho fatto  - rimanendo se stessi. Cosa sempre così difficile per qualsiasi forma di arte”. Zuccchero è partito dal suono dunque “un po’ più contemporaneo” ricordandosi sempre che “doveva esserci una parte organica, suonata da musicisti veri, con strumenti ‘veraci’. Fiati, coro, gospel, batterie… Insieme a produttori giovani che usano nelle loro produzioni molta elettronica, synth. Però poi amalgamandoli insieme, dosandoli. Dove l’elettronica non deve mai essere fredda e troppo meccanica, ma fondendosi con l’organico. Questo è stato il lavoro che mi sono prefissato fin dall’inizio a livello di suono”

Poi…
“Ho iniziato a scrivere, arrangiare, pre-produrre. Un anno di lavoro. Ho scritto una quarantina di brani per sceglierne poi 11. Quindi è arrivato il momento dei testi… Davanti a un muro bianco mi son chiesto ‘di cosa parlo?’.

La risposta è stata..
“Parlo di me, ma dei tempi che stiamo vivendo. Con meno attenzione ai doppi sensi che ho usato spesso in passato. Questi slogan un po’ da bar, che caratterizzavano i pezzi più veloci di solito. Cercando di parlare più di questi tempi. All’inizio volevo chiamare l’album ‘Suspiscious Time’. Tempi sospettosi, sospesi… Sono tempi non chiari”

Zucchero RA 0112 VF crediti di Robert AscroftZucchero (foto di Robert Ascroft)
 

Di questi tempi ‘non chiari’ e difficili, cosa ti turba di più? Anche a livello di situazione italiana…
“Mi turbano ovviamente le cose più evidenti, quelle che vediamo in televisione. Ad esempi i ragazzi di Hong Kong, piuttosto che gli emigranti, le cosiddette guerre di religione. I governi che tendono ad andare un po’ a destra, un po’ troppo. E nella situazione politica italiana c’è un po’ di caos, confusione. Tentativi a volte un po’ troppo calcolati a tavolino e poco spontanei. E quindi mi son detto… senza essere in cattedra e voler fare il Messia o quello che risolve i problemi, però sottolineare certi disagi, certe ansie che sono tipiche di questi tempi”

Parlando dell’album spicca sicuramente una nuova canzone con Francesco De Gregori, proprio a 30 anni da ‘Diamante’. Com’è nata e cosa trasmetterà ai vostri fans?
“Insieme abbiamo fatto ‘Diamante’, ma anche altri due brani molto belli. Uno era ‘Tobia’ e l’altro ‘Pane e sale’. Ultimamente, mentre stavo scrivendo, mi ha invitato a un suo concerto a Roma, dicendomi ‘Vieni che cantiamo Diamante’. E sono andato. Non ci vedevamo da un po’. Ho ritrovato una persona con cui la stima è reciproca. C'è una sincera conoscenza e ammirazione... ‘Perché non facciamo qualcosa insieme… Abbiamo fatto cose belle... Dai troviamoci’. E infatti poi lui è venuto a casa mia, siamo stati una giornata insieme. Avevo scritto questa ballata, che mi sembrava giusta per le sue corde e lui ha fatto il testo. Poi nei giorni è stato cesellato. Una canzone nata così, molto spontaneamente”.

Tu dicevi che ti sei rinnovato restando te stesso. La musica in questi anni è cambiata tanto. Recentemente Gianni Morandi ai microfoni di Affaritaliani.it ha detto che in questo momento c’è uno tsunmani in atto nella musica con il rap. Una rivoluzione paragonabile agli inizi degli anni ’70 quando arrivarono i cantautori. Tu cosa ne pensi?
“La musica rap, quella nata in America, nei ghetti afroamericani - che andavano giù pesante contro i poteri e il sistema - ha avuto una funzione importantissima. Funzione che in passato era del rock. Adesso il rock si è un po’ annacquato e il rap di quel periodo è stato veramente una rivoluzione. Poi, come tutte le cose, quando tutti iniziano a seguire quel filone lì, si rischia che non sia più il rap così... ‘contro’. Si inizia a parlare di rolex, di abiti firmati.. E quello allora non ha più la stessa forza, diventa un surrogato dell’originale. Allora lì bisogna stare attenti, come in tutte le forme musicali”

Questo album per te è una riscoperta anche di qualcosa che forse non è fede, forse non è Dio, ma di qualcosa che ‘sta sopra’. Cosa rappresenta davvero per te?
“Forse sarà l’età (sorride, ndr)… Ho notato, quando ho finito di scrivere i testi che in quasi tutti i brani parlo di ‘luce’, di una scia da seguire, dello ‘spirito nel buio’, parlo di… ‘ci sei e ti sto cercando’. Mi son detto ‘Sarà mica un inizio di redenzione?’. Che ci sta. Di fronte a tutto questo mondo così incerto, uno magari, forse anche da ‘birichino’, dice 'sarà meglio dare un occhio, un’attenzione anche a quelli… che son potenti', che non si sai mai (ride, ndr). Ma non necessariamente al Dio dei cristiani. A qualcosa di superiore, che in qualche modo ti dia una ‘spia’ da seguire. Da dire ‘non sono così solo, c’è sempre una speranza

Il tuo 2020 sarà molto intenso anche per il tour europeo e per i grande ritorno all’Arena di Verona con 12 date. In carriera ti sei esibito nelle arene e nei posti più belli del mondo. Ce n’è ancora qualcuno che ti manca?
“La Cina. Ma non perchè parlano tutti della sua crescita. Semplicemente perché è un posto bellissimo. Io ci sono andato da turista e mi ha affascinato molto. E poi soprattutto è la trasgressione di andare in Cina a cantare qualcosa spero che non sia.. ‘censurata’. Perché ci hanno provato anche i Rolling Stone: ci sono andati per la prima volta, ma gli hanno censurato dei brani che fanno parte del rock. E lì… zac! Sarei curioso di vedere cosa censurano (sorride, ndr). Soltanto la curiosità. E poi comunque lì credo che di italiani ce ne siano pochi, vorrei vedere la reazione del pubblico cinese quando canto in italiano. Cosa dicono. Avevo questa curiosità quando sono andato in Giappone per la prima volta, però lì è bellissimo… arrivi, non hai neanche iniziato a cantare e sono tutti a braccia alzate (mima il gesto, ndr) e non sanno ancora di cosa si tratta”

ZUCCHERO DOC Cover
 

ZUCCHERO “SUGAR” FORNACIARI - ESCE IN TUTTO IL MONDO il nuovo disco di inediti “D.O.C.” anticipato in radio dal primo singolo “FREEDOM”. DA APRILE A DICEMBRE 2020 IL TOUR MONDIALE. A SETTEMBRE 2020… IL GRANDE RITORNO ALL’ARENA DI VERONA - Si aggiungono 2 nuove date per un totale di 12 concerti, gli unici in Italia! Biglietti disponibili in prevendita

Anticipato dal primo singoloFREEDOM”, domani, venerdì 8 novembre, esce in tutto il mondo “D.O.C.” (Polydor/Universal Music), l’atteso nuovo disco di inediti di ZUCCHERO “SUGAR” FORNACIARI. Tra gli artisti italiani più amati e apprezzati nel mondo con oltre 60 milioni di dischi venduti, Zucchero torna a distanza di 3 anni e mezzo dal precedente “Black Cat”, con un nuovo e sorprendente disco a “denominazione d’origine controllata”, autentico, genuino e di qualità, composto da 11 brani e 3 bonus track.

L’album è disponibile in 3 versioni: CD, Doppio Vinile e in una versione Doppio Vinile speciale color arancio (edizione limitata in esclusiva per Amazon).

Prodotto da Don Was e Zucchero con Max Marcolini, “D.O.C.è stato “concepito” dall’artista a Pontremoli nella sua Lunisiana Soul e registrato tra Los Angeles e San Francisco. Autore di quasi tutti i brani, Zucchero per la scrittura di alcune tracce dell’album ha collaborato con Francesco DE GREGORI (in “Tempo al Tempo”), Davide VAN DE SFROOS (in “Testa o Croce”), Pasquale PANELLA e Daniel VULETIC (in “La canzone che se ne va”), Rory GRAHAM (noto come Rag’n’Bone Man), Steve ROBSON e Martin BRAMMER (in “Freedom”), F. Anthony WHITE (noto come Eg White) e Mo Jamil ADENIRAN (in “Vittime del Cool”) e l’artista scandinava Frida SUNDEMO (in “Cose che già sai”).

Questa la tracklist di “D.O.C.: “Spirito nel buio”, “Soul Mama”, “Cose che già sai” feat. Frida Sundemo, “Testa o croce”, “Freedom”, “Vittime del Cool”, “Sarebbe questo il mondo”, “La canzone che se ne va, “Badaboom (Bel Paese)”, “Tempo al tempo”, “Nella tempesta”, “My Freedom” (bonus track), “Someday” (bonus track) e “Don’t let it be gone” feat. Frida Sundemo (bonus track).

Freedom”, primo singolo estratto da “D.O.C.”, è un inno alla libertà scritto a quattro mani insieme all’artista britannico RAG’N’BONE MAN. Un brano dal sound ricercato e internazionale, figlio di una nuova ricerca musicale che si mescola al tradizionale e “certificato” stile “Sugar”. Il video del brano, diretto da Gaetano Morbioli, è visibile al seguente link: https://youtu.be/OMpzcw8DVyU

Da aprile 2020D.O.C.” verrà presentato live in tutto il mondo partendo dall’Australia per arrivare nel nostro Paese il prossimo settembre all’Arena di Verona, luogo definito da Zucchero come «uno dei più bei posti al mondo per fare musica», per le uniche date italiane del tour mondiale.

Si aggiungono, inoltre, 2 nuove date nella splendida cornice dell’anfiteatro veronese, il 24 settembre e l’1 ottobre (biglietti disponibili in prevendita dalle ore 16.00 di oggi sul sito di TicketOne e dalle ore 11.00 di giovedì 14 novembre nei punti vendita abituali).

Queste le date del tour mondiale di Zucchero (calendario in aggiornamento):

aprile - Byron Bay Bluesfest (il festival si terrà dal 9 al 13 aprile) - Byron Bay (Australia)

6 giugno - Royal Concert Hall - Glasgow (Regno Unito)

7 giugno - Bridgewater Hall - Manchester (Regno Unito)

10 e 11 giugno - Royal Albert Hall - Londra (Regno Unito)

22 Settembre - ARENA DI VERONA

23 Settembre - ARENA DI VERONA

24 Settembre - ARENA DI VERONA (NUOVA DATA)

25 Settembre - ARENA DI VERONA

26 Settembre - ARENA DI VERONA

27 Settembre - ARENA DI VERONA

29 Settembre - ARENA DI VERONA

30 Settembre - ARENA DI VERONA

1 ottobre - ARENA DI VERONA (NUOVA DATA)

2 ottobre - ARENA DI VERONA

3 ottobre - ARENA DI VERONA

4 ottobre - ARENA DI VERONA

31 ottobre - Olympiahalle - Innsbruck (Austria)

1 novembre - Stadthalle - Graz (Austria)

3 novembre - Arena Stozice - Lubiana (Slovenia)

4 novembre - Stadthalle - Vienna (Austria)

6 novembre - Rockhal - Lussemburgo

7 novembre - Amphitheatre - Lione (Francia)

8 novembre - Forest National - Bruxelles (Belgio)

10 novembre - Vendespace - La Roche-sur-Yon (Francia)

11 novembre - Arkea Arena - Bordeaux (Francia)

14 novembre - Le Dôme - Marsiglia (Francia)

15 novembre - Palais Nikaia - Nizza (Francia)

17 novembre - AccorHotels Arena - Parigi (Francia)

19 novembre - Arena - Lipsia (Germania)

20 novembre - Barclaycard Arena - Amburgo (Germania)

21 novembre - Mercedes-Benz-Arena - Berlino (Germania)

24 novembre - Schleyerhalle - Stoccarda (Germania)

25 novembre - Olympiahalle - Monaco di Baviera (Germania)

27 novembre - Festhalle - Francoforte sul Meno (Germania)

28 novembre - ISS Dome - Düsseldorf (Germania)

29 novembre - Ziggo Dome - Amsterdam (Paesi Bassi)

1 dicembre - Zénith Arena - Lilla (Francia)

2 dicembre - Emsland Arena - Lingen (Germania)

5 dicembre - Hallenstadion - Zurigo (Svizzera)

Tra i maggiori interpreti del rock blues in Italia, Zucchero (all’anagrafe Adelmo Fornaciari) nella sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, di cui 8 milioni con l’album “Oro, incenso & birra”. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, al Freddie Mercury Tribute nel 1992 e a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela. È inoltre stato nominato ai Grammy, con Billy Preston ed Eric Clapton come best "R&B Traditional Vocal Collaboration”. Il suo concerto nel dicembre 2012 all'Istituto Superiore di Arte di L'Avana con oltre 80.000 persone è stato ritenuto il più grande live mai tenuto da un cantante straniero a Cuba sotto embargo. Con oltre 65.000 persone presenti, a luglio 2018 si è esibito ad Hyde Park, in occasione del British Summer Time di Londra, accanto ad artisti internazionali del calibro di Eric Clapton, Santana, Steve Winwood. La sua musica si è estesa oltre i confini nazionali grazie anche alle numerose collaborazioni con artisti internazionali del calibro di Bryan Adams, Al Green,  The Blues Brothers, Solomon Burke, Rufus Thomas, Johnny Hallyday, Tony Childs, Sheryl Crow, Tom Jones, Scorpions, Bono, Jeff Beck, Ray Charles, Eric Clapton, Joe Cocker, Elvis Costello, Miles Davis, Peter Gabriel, John Lee Hooker, B.B. King, Mark Knopfler, Brian May, Luciano Pavarotti, Iggy Pop, Queen, Alejandro Sanz, Sting e molti altri.