Esteri
Aereo russo caduto, è giallo sulle cause
È' ancora giallo sulle cause dello schianto dell’Airbus A321 della compagnia russa Kogalymavia, che ha provocato la morte di 224 persone. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha chiesto di aspettare i risultati dell'inchiesta e di evitare di fare ipotesi sull'episodio di cui l'Is ha rivendicato la responsabilità, ma anche gli esperti al momento sono divisi sull’ipotesi di un incidente e quelle di un attentano. Stando alle prime ricostruzioni, l’aereo russo è esploso mentre era in aria, precipitando sul Sinai 23 minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Sharm-el-Sheikh. Lo Stato Islamico, subito dopo l’accaduto, ha sostenuto di avere abbattuto l’aereo, anche se, secondo gli esperti, la quota a cui l’aereo stava volando sarebbe troppo alta per permettere ad un missile di colpire l’apparecchio.
Intanto, l’agenzia federale dei trasporti ha deciso di sospendere tutti i voli Airbus A321 della compagnia russa Kogalymavia, mentre le autorità russe, inoltre, hanno ordinato a Metrojet (marchio della compagnia) di effettuare controlli anche sulle altre tre compagnie aeree con base negli Emirati Arabi Uniti - Emirates, Air Arabia e Flydubai - ed hanno annunciato che eviteranno di volare sul Sinai. Già ieri due società - Lufthansa e Air France-KLM - avevano annunciato che eviteranno di sorvolare la penisola in attesa che vengano chiarite le cause dello schianto.
Le cause sembrano ancora più sospette in quanto prima della partenza non era stato rilevato alcun malfunzionamento dell’apparecchio, e i passeggeri potevano contare su piloti esperti e preparati. Maggiore chiarezza di avrà alla fine dell’analisi delle scatole nere, iniziata oggi presso la sede del ministero dell’Aviazione al Cairo.