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Esteri
Afghanistan: battaglia a Kabul, via ai rimpatri. Anche l'Italia contro Biden

A nemmeno 24 ore dalla dichiarazione del portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo cui la capitale afghana non affrontava una "minaccia imminente", i talebani sono già a Kabul. Dopo aver conquistato l'ultima roccaforte governativa al Nord, Mazar-i Sharif, gli insorti hanno attaccato la città da almeno due fronti. A Nord-Ovest i talebani si sono impadroniti di alcune postazioni di sicurezza del distretto di Paghman, un importante snodo della rete elettrica. Poco dopo su Kabul è calato il buio totale. È quindi probabile che i ribelli siano partiti da Paghman, che dista circa 20 chilometri dall'aeroporto internazionale, per sabotare le linee di alimentazione e provocare un blackout.    

Afghanistan, inarrestabile avanzata dei talebani

A Est, a una decina di chilometri dal centro della capitale, è stata invece espugnata la prigione di Pul-e-Charki, la maggiore dell'Afghanistan. I 5 mila detenuti sono fuggiti ed è presumibile che in molti si siano uniti ai talebani. A Sud è concentrato un altro contingente di islamisti che nel pomeriggio ha preso il controllo del distretto di Char Asyab.    

Afghanistan, imminenti le dimissioni del presidente Ghani

Fonti di intelligence danno per imminenti le dimissioni del presidente Ashraf Ghani, che poche ore fa ha sentito il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. I tre elicotteri che, secondo Al Arabiya, sono atterrati nel suo palazzo potrebbero essere stati inviati per prelevarlo prima che sia troppo tardi.   

Afghanistan, fuga dalle ambasciate

Le nazioni straniere si stanno affrettando ad allontanare il loro personale diplomatico da una Kabul che, lasciata al suo destino, sembra avere le ore contate. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha portato da 3 mila a 5 mila i militari inviati per l'evacuazione dei dipendenti dell'ambasciata Usa. Il volo della Royal Air Force per riportare a Londra l'ambasciatore britannico dovrebbe invece partire nelle prossime ore. 

AFGHANISTAN: VOLO DI RIENTRO PER ITALIANI, APPELLO FARNESINA

"Gentile connazionale,facendo seguito agli inviti formulati a lasciare il Paese, lecomunichiamo che, visto il grave deterioramento delle condizioni disicurezza, viene messo a disposizione dei cittadini italiani un volodell'Aereonautica Militare nella giornata di domani 15 agosto alle ore21.30 circa dall'aeroporto di Kabul. Le formuliamo l'invito a lasciareil Paese con questo mezzo''… Questa la mail mandata dall'ambasciata diKabul ai connazionali italiani presenti in Afghanistan. 

Afghanistan, l'Italia era contraria al ritiro di Biden

Intanto, emergono delle ricostruzioni sulla posizione contraria di diversi paesi, su tutti Regno Unito e Italia, sul ritiro dall'Afghanistan prospettato dagli Stati Uniti durante l'ultimo summit Nato a fine giugno. "La decisione americana di abbandonare Kabul, infatti, non convinceva tutti", scrive Repubblica. "E i più contrari erano l’Italia e la Gran Bretagna. I ministri della Difesa Lorenzo Guerini e Ben Wallace e il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio. I rappresentanti del nostro Paese insistevano sui rischi derivanti dalla scelta di lasciare l’Afghanistan al suo destino. Il ritorno dei talebani, infatti, era considerato almeno molto probabile". Purtroppo è stato così, con Biden che ora è nel mirino di diversi paesi partner.

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