Esteri
Afghanistan, l'Italia resta. Il governo aumenta l'organico
Il Governo "ha deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacita' del contingente" dall'Afghanistan "e di aumentarne la consistenza numerica nell'ultimo trimestre" del 2015, "in una misura ritenuta idonea a compensare il rientro di quella parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, rispondendo in aula alla Camera a una interrogazione.
Rossi ha ricordato che "il nostro Paese e' presente in Afghanistan dal 2003 e il contingente, schierato a Kabul e a Herat, e' attualmente inserito nella missione NATO Resolute Support che dal 1o gennaio 2015 ha sostituito la missione ISAF, terminata il 31 dicembre scorso".
"Lo scopo della missione Resolute Support e' di consentire al Governo afghano di garantire l'effettiva sicurezza in tutto il Paese" ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, che ha citato l'intervento del ministro Roberta Pinotti alle Camere, il 29 luglio scorso, durante il quale era stata annunciata, "in considerazione del perdurare delle esigenze di supporto alle forze di sicurezza locali, la decisione di mantenere una propria presenza militare nella regione di Herat, posticipando di alcuni mesi il ripiegamento del contingente su Kabul". Il 6 ottobre il ministro aveva evidenziato come la sicurezza in Afghanistan fosse delicata per gli attacchi al governo da parte dei talebani e dalle organizzazioni terroristiche che li appoggiano. Dunque per "garantire il prosieguo della missione addestrativa nel settore di Herat in una cornice di sicurezza per il nostro contingente, il Governo ha gia' deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacita' del contingente e di aumentarne la consistenza numerica nell'ultimo trimestre dell'anno".
A causa delle difficolta' incontrate dalle forze di sicurezza afghane, c'e' stata "una rivalutazione dalla pianificazione corrente dell'Alleanza, la quale dovra' considerare anche la richiesta delle stesse autorita' afghane di continuare l'attuale sforzo". In questa direzione Obama ha gia' espresso la volonta' di prolungare la presenza militare in Afghanistan anche nel corso del prossimo anno.
Dunque anche l'Italia "sta completando il processo di valutazione tecnica e politica relativo all'ipotesi di proseguire nel proprio impegno. Dall'esito di tali valutazioni il Governo informera' tempestivamente il Parlamento, cosi' come sempre avvenuto, per consentirgli di poter esercitare le prerogative di competenza".
"L'eventuale disponibilita' del Paese a continuare la missione dovra' comunque tenere conto delle valutazioni e delle decisioni che saranno collegialmente prese in ambito NATO". Solo in quella sede "sara' possibile valutare e pianificare le esigenze da soddisfare e le misure piu' opportune da adottare da un punto di vista operativo e, soltanto in conformita' a tali valutazioni, anche l'Italia potra' meglio individuare il contributo da rendere disponibile. Ogni soluzione, comunque, terra' conto delle sempre prioritarie esigenze di tutela della sicurezza dei nostri uomini".