Esteri
Bernie Sanders e il suo momento magico negli Usa

Bernie Sander candidato alle primarie Usa
Bernie Sanders è l’ultimo dei socialisti americani e l’unico che ha avuto il coraggio di definirsi tale in una terra tradizionalmente ostile a questi valori.
Senatore del Vermont, nato però a Brooklyn (NYC) indipendente nel Partito Democratico è abbastanza anziano da ricordarsi il periodo del maccartismo e la “caccia alle streghe”.
In questo momento, il PD Usa conta 14 candidati nel suo elettorato caratteristico: donne, gay e afro-americani, ma l’incumbent, come si suol dire, è lui nella misura in cui proprio l’affermazione di Donald Trump ha polarizzato non solo il Partito Repubblicano ma anche e soprattutto quello democratico.
Trump costringe gli avversari a ricompattarsi su posizione più autentiche e reali rispetto alla deriva liberal dei Clinton e di Obama: la “sinistra al caviale” segna il passo in tutto il mondo perché l’elettorato dell’intero pianeta si è accorto che il gioco è stato truccato e, da difensori dei diritti dei poveri e degli emarginati, i loro ex beniamini sono passati dall’altra parte.
Le sguaiate comparizioni pubbliche di Hillary Clinton e Michelle Obama, con abiti da migliaia di dollari firmati, ori e gioielli ha risvegliato dal torpore i loro elettori.
Questi periodi sono catartici per chi per anni si è spostato sempre un pochino più in là per poi ritrovarsi, magicamente, in campo avverso.
E quello che è accaduto anche in Italia, ad esempio, con il Partito democratico che a furia di confindustriare si è trovato proprio a difendere Confindustria contro i Sindacati. Calenda è un esempio lampante di questo percorso liberal, pesantemente punito dagli elettori.
Dicevamo di Sanders.
È lui la figura intorno alla quale si sta raggruppando il Partito Democratico Usa, anche perché l’età gli ha portato il dono dell’esperienza ma, soprattutto, gli ha donato un nemico meraviglioso e cioè Donald Trump che gli permette di emergere naturalmente con i suoi valori.
Il Presidente Usa ora è sotto un duplice attacco: il fallimento del vertice coreano e la vicenda del suo ex avvocato Michael Cohen che lo sta inguaiando e Sanders non potrebbe avere un momento più propizio per farsi sotto.