Esteri

Ucraina, Biden vola di nascosto a Kiev: lo sgambetto alla Russia di Putin

Di Giuseppe Vatinno

Lo sgarbo diplomatico verso la Russia che avvicina ulteriormente il pericolo reale di una Terza Guerra Mondiale Nucleare

È significativo che quasi tutte le guerre e le tensioni geopolitiche mondiali siano state dovute a presidenti democratici e non repubblicani. E la dice lunga sul pericolo guerrafondaio insito alla base del Partito democratico che predica molto bene (a parole) e poi razzola (nei fatti) molto male. Così la visita di Biden in Ucraina ha gettato ulteriore benzina sul fuoco in una situazione incandescente che rischia di deflagrare da un momento all’altro. La comparsa di Biden a Kiev è stata una vera provocazione che ha inasprito ulteriormente la già difficile situazione. Ed infatti, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, ha tenuto la notte scorsa un discorso durissimo.

Faremo di tutto per la vittoria ed abbiamo progetti di armamenti che superano come caratteristiche quelle dell'Occidente. Ora dobbiamo iniziare la loro produzione in serie nelle nostre fabbriche. Ed in effetti, secondo i dati della FAS, Federation of American Scientist, la Russia possiede 5.977 testate nucleari di cui 1.588 sono schierate su missili balistici intercontinentali e nelle basi dei bombardieri. 

E poi ancora ha continuato il leader russo: "Abbiamo fatto il possibile per risolvere la questione del Donbass in modo pacifico.Non avevamo dubbi che a febbraio loro avevano pronte operazioni punitive nella regione dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Sono stati loro a iniziare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla".