Esteri
Brexit, Johnson: "Non applichero' la legge anti no-deal"
Boris Johnson e' fermo nella sua intenzione di non applicare la legge anti-no deal approvata dal Parlamento per imporre all'esecutivo un ulteriore rinvio sulla Brexit, ma i parlamentare sono pronti da dargli battaglia in tribunale se non lo fara' mettendolo, addirittura, di fronte al rischi della galera. Sfidero' la legge ma non chiedero' mai e poi mai una nuova proroga, sono state le parole del premier britannico che, secondo il quotidiano Daily Telegraph, ieri in Scozia avrebbe chiaramente fatto capire di non voler attuare le indicazioni delle due Camere.
Johnson, infatti, si e' detto convinto di essere obbligato "soltanto in teoria" ad applicare la legge, lasciando intendere di aver trovato o di poter trovare una scappatoia. Sul fronte opposto i parlamentari, tra i quali molti Tory dissidenti, si preparano a portare il premier in tribunale nel caso si rifiutasse di fare quello che il Parlamento gli ha chiesto.
E secondo il team di esperti legali consultati nel peggiore dei casi BoJo potrebbe persino finire in galera. "Se disobbedisce la legge e non rinvia la Brexit potrebbe essere incarcerato", ha spiegato alla Bbc l'ex procuratore generale Dominic Grieve sottolineando che "una volta che la legge sara' firmata dalla regina, Johnson sara' obbligato ad applicarla".