Esteri

Brexit, ultimatum di Juncker a May: "Ultima chance o non uscite da Ue"

Brexit, Juncker: "La nostra intesa fornisce chiarimenti significativi e garanzie legali all'accordo di ritiro e sulla natura del backstop"

Brexit: May e Juncker, ultima occasione per trovare un accordo fra Regno Unito e Unione Europea, stasera il voto alla Camera dei Comuni sulla nuova intesa

"La nostra intesa fornisce chiarimenti significativi e garanzie legali all'accordo di ritiro e sulla natura del backstop". Lo ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, in una conferenza stampa a Strasburgo con il premier britannico, Theresa May.  "La scelta e' chiara: o questo accordo o la Brexit potrebbe non avvenire del tutto", ha aggiunto Juncker.

Intesa con Ue, David Lidington: "Modifiche legalmente vincolanti"

L'intesa sulla Brexit tra Ue e Gran Bretagna ha subito delle "modifiche legalmente vincolanti". Lo ha affermato il ministro britannico David Lidington. Le modifiche, negoziate in queste ore a Strasburgo dalla premier Theresa May e dalla Commissione europea, riguardano il backstop e "rafforzano l'intesa per il ritiro e la dichiarazione politica". L'accordo, ha aggiunto, e' stato "migliorato" e sara' sottoposto a parlamentari prima della seduta della Camera dei Comuni prevista per domani. Si tratta, ha aggiunto Lidington, "dell'unico accordo" offerto. Le modifiche legalmente vincolanti sarebbero uno strumento congiunto di interpretazione dell'accordo di ritiro e un documento comune relativo alla dichiarazione politica sulle relazioni future.

Lidington ha spiegato che il primo documento, lo strumento congiunto di interpretazione dell'accordo di ritiro, "fornisce la conferma che l'Ue non puo' intrappolare il Regno Unito nel backstop a tempo indeterminato". Nel caso in cui l'Ue dovesse agire in questo senso, il Regno Unito potrebbe aprire "una disputa formale" davanti a una corte arbirtrale indipendente, anche sospendendo il backstop sulla frontiera irlandese. Il secondo documento - ha aggiunto Lidington - e' "una dichiarazione comune" che dovrebbe complementare la dichiarazione politica con l'obiettivo di "rafforzare e accelerare il processo per negoziare e far entrare in vigore la relazione futura". Il ministro del governo May ha confermato che "domani al Camera dei Comuni votera' su questo accordo migliorato". Secondo Lidington, i Comuni domani "avranno di fronte una scelta fondamentale: votare per questo accordo migliorato o piombare il paese in una crisi politica".

Juncker: “Se Londra dice no, non ci sara' terza chance”

Se il Parlamento britannico dovesse respingere l'intesa su Brexit "non ci sara' una terza possibilita'". Lo dice il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, durante una conferenza stampa a Strasburgo assieme al primo ministro britannico Theresa May. Quella concordata oggi e' una "seconda possibilita'", ha detto Juncker, "non ci sara' una terza possibilita'", se la Camera dei Comuni dovesse repingere l'intesa. "In politica ci sono seconde chance. Ma non ci sara' una terza chance. Non ci saranno ulteriori interpretazioni delle interpretazioni o ulteriori assicurazioni sulle rassicurazioni, nel caso in cui il voto significativo di domani fallisse. Dobbiamo essere chiari sulle scelte: e' questo e' l'accordo o la Brexit potrebbe non accadere del tutto". "E' un giorno triste per l'Ue - ha detto Juncker - ma e' la democrazia, dobbiamo rispettare la volonta' del popolo e l'intesa di oggi lo dimostra".

May: "Dichiarazione unilaterale per disapplicare backstop"

"Il Regno Unito fara' una dichiarazione unilaterale" secondo la quale Londra avrà la "possibilità di disapplicare" il backstop se non si trovera' una soluzione alternativa per evitare il ritorno della frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord. Lo ha annunciato il primo ministro britannico, Theresa May, in una conferenza stampa a Strasburgo con il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. May ha aggiunto che lo strumento congiunto concordato ieri sera con il presidente della Commissione "ha lo stesso status legale dell'accordo di ritiro" raggiunto a dicembre. Lo strumento congiunto e' "complementare" all'accordo di ritiro, ha spiegato May.

May: "E' il momento di unirsi e sostenere l’accordo alla Camera dei Comuni"

"Oggi ci siamo assicurati modifiche legali. Ora è il momento di unirsi per sostenere questo accordo migliorato e eseguire le istruzioni del popolo britannico". Così ha aggiunto Theresa May ieri sera alla conferenza stampa a Strasburgo con il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. May ha confermato che oggi la Camera dei Comuni dibatterà l'accordo" raggiunto con l'Ue.

Corbyn: "Parlamento respinga l'accordo raggiunto da May con Ue"

La Camera dei Comuni deve respingere l'accordo siglato a Strasburgo tra il governo britannico e la Commissione europea. Lo dice il leader laburista, Jeremy Corbin dopo l'annuncio di Theresa May e Jean-Claude Juncker. "L'accordo di stasera con la Commissione europea non contiene nulla che si avvicini ai cambiamenti che Theresa May ha promesso al Parlamento e per cui ha esortato i suoi parlamentari a votare a favore", ha detto Corbyn. "Poiche' il suo accordo sulla Brexit e' stato respinto in modo cosi' schiacciante, il primo ministro ha incautamente fatto marcia indietro, non e' riuscito a negoziare efficacemente con l'UE e si e' rifiutata di trovare un terreno comune per un accordo che il Parlamento potesse sostenere. Ecco perche' i parlamentari domani devono respingere questo accordo", conclude.

Juncker, con proroga oltre 26 maggio elezioni Ue in Gb

Jean-Claude Juncker, ha avvertito che il Regno Unito sara' obbligato a partecipare alle elezioni europee se la proroga della Brexit dovesse andare oltre il 26 maggio. "Il ritiro del Regno Unito dovrebbe essere completato prima delle elezioni europee che si terranno tra il 23 e il 26 maggio quest'anno", si legge nella lettera inviata da Juncker al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, per raccomandare il via libera dei capi di Stato e di governo all'intesa sull'accordo Brexit raggiunta in nottata. "Se il Regno Unito non avra' lasciato l'Ue entro quella data, sara' giuridicamente obbligato a partecipare a queste elezioni, in linea con i diritti e gli obblighi di tutti gli Stati membri fissati nei Trattati", ha scritto Juncker.