Esteri
Catalogna: Puigdemont, l'ex condottiero che ha perso la faccia

'Avanti miei prodi' avrebbe detto il generale alle truppe mandandole all'attacco contro un nemico agguerrito guidato da un comandante fermo e deciso. Ma, quasi in contemporanea, lo stesso generale, avrebbe spronato il suo destriero giusto nella direzione opposta alla battaglia. Soldati, sottufficiali e luogotenenti sorpresi e lasciati al loro destino.
CRISI IN CATALOGNA. UN LEADER CHE HA PERSO LA FIDUCIA DEI SUOI
Così, con le dovute differenze di ben altro evento, Carlos Puigdemont sta apparendo alla comunità internazionale e alla Catalogna intera che, almeno per il trenta per cento, gli aveva creduto. Infatti come è possibile dare fiducia ad un leader che nel giro di una notte prende armi e bagagli , si trasferisce in Belgio, considerato luogo più accogliente e soprattutto sicuro, e si dimentica della sua squadra, lasciandola alla giustizia spagnola?
CRISI IN CATALOGNA. I GRANDI CONDOTTIERI SEMPRE VICINI AL LORO POPOLO
Credibilità meno che zero, e la storia insegna invece che i grandi rivoluzionari , i grandi condottieri sono sempre stati al fianco del loro popolo o del loro esercito. Magari parlando dell'ex presidente Puigdemont certi paragoni non reggono ma nel passato si poterono fregiare del titolo di presidente, leader, condottiero gente a caso della statura di Carlo Magno, di Carlo Martello, di Simon Bolivar 'El libertador' in America Latina, di Napoleone Bonaparte, di Fidel Castro o di Che Guevara. Ecco in questo caso stiamo parlando di un altro personaggio. Un personaggio che pur predicando la non violenza in fondo ha illuso i catalani indipendentisti, ha illuso i suoi compagni di avventura, e ha permesso al presidente Mariano Rajoy di farsi un' immagine internazionale da serio leader di un paese solido come la Spagna.
CRISI IN CATALOGNA. LASCIATI SOLI GLI EX MINISTRI
E adesso sta finendo come doveva finire e come era previsto finisse già da tempo. In carcere (almeno loro con dignità), gli otto ex ministri del ex Governo indipendentista catalano e l'arrivo di un mandato di arresto internazionale del giudice Carmen Lamela per l'esule in Belgio. I catalani sembrano aver capito di che pasta è fatto il loro ex comandante e non si sono buttati a valanga a manifestare nelle piazze. Ora, invece di fare dichiarazioni che lasciano un po' il tempo che trovano ' sono pronto a candidarmi dall'estero, chiedo il rilascio dei membri del governo catalano , chiedo la fine della repressione politica' l'ex presidente dovrebbe farsi da parte, permettere a tutta la Regione Catalana e alla Spagna di prendere fiato, raffreddare gli animi ed arrivare al voto di dicembre con un'atmosfera più equilibrata e moderata. Atmosfera più tranquilla che permetterebbe al Governo spagnolo di fare un passo ulteriore verso la normalizzazione, che sarebbe quello di liberare gli otto membri dell'ex governo insieme ai due rappresentanti politici. Un segno importante di normalizzazione. Probabilmente solo così si potrà immaginare di andare verso una rinata unità della Spagna pur nel rispetto della storica identità catalana.