Esteri
Cina: Belgio e Bruxelles la sede europea dello spionaggio di Pechino

L'aumento degli obiettivi politici e commerciali porta un sempre maggior numero di agenti cinesi all'estero
Bruxelles è la capitale dello spionaggio cinese in Europa. E probabilmente non solo cinese, visto che la capitale del Belgio è anche la capitale dell'Unione europea. Quello che colpisce, in parte, è la quantità degli agenti cinesi che sarebbero attivi in città. Secondo un recente report tedesco, pubblicato da Die Welt e poi analizzato da Bloomberg, le spie cinesi in Belgio sarebbero 250. Un numero che, se confermato, renderebbe la "pattuglia" di Pechino più numerosa di quella di Mosca. Tanto per rendere l'idea.
Bruxelles è considerata la città giusta visto che è la sede non solo dell'Unione europea ma anche della Nato. Ecco perché la capitale belga sarebbe così interessante per il governo cinese, che prova a espandere la sua influenza diplomatica e commerciale nel Vecchio Continente. Da sottolineare che il numero delle spie maggiore a quello della Russia risponde anche al fatto che ormai da tempo la Cina è la seconda superpotenza mondiale, quindi i numeri vanno di pari passo con la sua ascesa economica e politica.
Normale dunque che, con l'innalzarsi degli obiettivi (ben rappresentati dal progetto Belt and Road lanciato dal presidente Xi Jinping nel 2013), si innalzi anche la presenza dello spionaggio in terra straniera. E il Belgio rappresenta una location appetibile non solo per l'ampia presenza di istituzioni internazionali sul suo territorio ma anche per la sua profonda divisione operativa che lo rende un paese particolarmente vulnerabile.