Esteri
Cina, premio in busta paga ai lavoratori del settore pubblico. Obiettivo sostenere la domanda interna
Le stime di crescita dell’economia cinese per il 2025 sono al ribasso rispetto al 2024
E' lecito aspettarsi un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale di Pechino nei primi mesi del 2025
Per la prima volta in dieci anni la Cina ha dato un premio in busta paga ai lavoratori del settore pubblico. Un’operazione non annunciata, il cui volume è stimato tra i 12 e i 20 milioni di dollari, adottata dal governo per stimolare i consumi in momento in cui l’economia fa fatica.
Si tratta di una misura una tantum destinata a circa 48 milioni di lavoratori. L’ultima volta che era stata adottata una misura simile era il 2015, quando il governo aumentò del 30% la busta paga degli impiegati pubblici all’interno di una strategia di contrasto alla corruzione e di sostegno al potere d’acquisto. Non è ancora chiaro in che modo verrà finanziata la manovra e in mancanza di comunicazioni ufficiali da parte di Pechino, dalle fonti raccolte da media internazionali e da quanto pubblicato sui social media cinesi sembra che gli aumenti vadano dai 300 ai 500 yuan, circa 41-68,5 dollari. Un insegnante e un impiegato, per esempio, hanno di aver avuto un aumento del 10%, ma a quanto pare l’importo varia a seconda della situazione economica delle varie amministrazioni locali.
La ragione di questa manovra improvvisa pare la volontà di sostenere la domanda interna. “La strategia di Pechino sembra quella di incoraggiare i consumi delle persone più disposte a spendere”, ha detto a Channel news Asia Xu Tianchen dell’Intelligence unit del The Economist. I consumi, così come gli investimenti interni, hanno rallentato nel 2024, eccezion fatta per un piccolo sussulto nella parte finale dell’anno. Una condizione che ha spinto il governo ad adottare diverse politiche, tutte però poco impattanti sulla spinta a rilanciare i consumi. Per esempio, a novembre è stato annunciato un progetto di estinzione dei debiti nascosti delle amministrazioni locali. A dicembre, poi, è stato approvato un deficit di bilancio per il 2025 del 4%, il più alto mai registrato. Per stimolare la domanda interna, però, servono altre misure e l’aumento di stipendio registrato dai dipendenti pubblici sembra un primo passo in questa direzione.
Per il 2025, tuttavia, le stime di crescita dell’economia cinese sono al ribasso rispetto al 2024, quando l’obiettivo del 5% dovrebbe essere stato centrato. Quest’anno, invece, si prospetta una crescita del 4,5% (anche se il governo punta sempre al 5), motivo per cui gli interventi statali si rendono ancora più necessari, a maggior ragione davanti al pericolo di una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Per queste ragioni, secondo gli analisti di Ispi è lecito aspettarsi un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale di Pechino nei primi mesi del 2025.
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