Esteri

Cina, la linea "zero Covid" continua: lockdown e restrizioni fino al 2024

Nessun allentamento delle restrizioni in vista per Pechino, dove Xi Jinping si intesta la vittoria nel contenimento dei contagi. Ma l'economia ne risente

In Cina è zero Covid forever: nessun allentamento delle restrizioni in vista

Zero Covid senza fine. La Cina sembra destinata a non riaprire i suoi confini ancora per un po' di tempo, ma soprattutto a non rilassare le restrizioni sul proprio territorio. Pechino sta intensificando gli sforzi per contenere i focolai di Covid-19 in vista del Congresso del Partito, con i casi nazionali che sono saliti al massimo in quasi due mesi e le preoccupazioni per l'aumento delle chiusure che si stanno diffondendo nell'hub finanziario di Shanghai.

A Shanghai si intravede con grande preoccupazione la possibilità di un nuovo lockdown dopo quello dracoiano della scorsa primavera. I quartieri di Putuo e Changning hanno chiuso i locali di intrattenimento, mentre alcuni luoghi di Minhang sono stati designati come "a medio rischio", il che significa che ai residenti è stato impedito di uscire dalle loro abitazioni. Chiunque si rechi a Shanghai dovrà avere un risultato negativo del Covid entro 24 ore dall'arrivo in città e dovrà fare tre test in tre giorni.

Ma quello che preoccupa di più è il futuro, dato che non sembrano intravedersi segnali di una volontà di riaprire. Anzi. Come riporta il media cinese Caixin, Shanghai Pudong e altri distretti hanno reclutato apertamente personale di prevenzione e controllo della comunità, con un totale di 940 reclute. Il pubblico di destinazione comprende neolaureati (compresi i laureati che non sono stati assunti entro 2 anni dalla fine della scuola) e laureati idonei non freschi. In termini di numero di assunzioni, 50 sono state reclutate nel distretto di Huangpu, 54 nel distretto di Jing'an, 70 nel distretto di Changning, 84 nel distretto di Hongkou e 90 nel distretto di Yangpu. Agli interessanti sarebbero stati offerti contratti di due anni. Ulteriore segnale che la Cina non sembra destinata ad archiviare presto la sua politica di contenimento dei contagi.

Covid, Cina: le ripercussioni sull'economia non fermano le restrizioni

I media statali continuano a sposare la linea zero Covid. In un commento pubblicato dal Quotidiano del popolo, la testata del Partito, si invita la leadership ad aumentare “fiducia e pazienza” nella lotta all’epidemia da Covid-19. Inoltre, si legge nel commento, “dobbiamo ottimizzare le iniziative di prevenzione e controllo dell’epidemia, migliorarle ulteriormente affinché siano più scientifiche, precise ed efficaci nel ridurre al minimo l’impatto sullo sviluppo economico e sulla vita quotidiana”. Nessun dubbio, invece, sul modus operandi cinese:  “Le attuali politiche di prevenzione e controllo dell’epidemia sono coerenti con le specificità della situazione del nostro paese e con la scienza, nonché efficaci”.

Un altro commento, pubblicato sul Quotidiano del popolo di martedì 11 ottobre, chiarisce ulteriormente che la politica casi zero è sostenibile e deve continuare nel tempo. “La diffusione dell’epidemia avrebbe inevitabilmente un grave impatto sullo sviluppo economico e sociale (…)”, ribadisce l’articolo. Si specifica, però, come la strategia da adottare debba essere più morbida e adatta alle condizioni locali: “Da un lato, non possiamo allentare le nostre misure di prevenzione e controllo. Dall’altro, dobbiamo essere vigili contro un’eccessiva prevenzione delle epidemie ed evitare semplificazioni generate dall’adozione della stessa strategia ovunque”.

Le restrizioni si fanno sentire ovviamente sotto il profilo economico. Secondo le stime di Caixin, l'attività dei servizi in Cina si è contratta a settembre dopo tre mesi di espansione. I viaggi turistici sono calati del 18,2% rispetto alla stagione delle vacanze dell'anno scorso, con 422 milioni di viaggi registrati durante la settimana di festa del National Day, ha riferito venerdì il Ministero della Cultura e del Turismo cinese. Anche i ricavi del turismo sono calati ancora di più, con un calo del 26% rispetto all'anno scorso, attestandosi a circa 40 miliardi di dollari durante la festività.

Ma la traiettoria non sembra cambiare. Almeno per ora, con Xi Jinping che si appunterà la medaglia del contenimento del virus al XX Congresso che gli conferirà il terzo mandato.