Esteri
Congo, ribelli del Ruanda occupano Goma: morti, feriti e in centinaia di migliaia in fuga
Alla base del conflitto le enormi risorse naturali congolesi. L'ombra della Cina
Guerra, scoppia la rivolta: ribelli del Ruanda conquistano Goma. Il ruolo della Cina
Nella Repubblica Democratica del Congo è scoppiata una rivolta, la città di Goma (al confine con il Ruanda) è stata presa d'assalto e poi conquistata dal movimento ribelle filo-ruandese M23. Il primo bilancio è drammatico, ci sono almeno 17 morti e 367 feriti, ma si registrano anche centinaia di migliaia di persone in fuga. L’oggetto del contenzioso - riporta Avvenire - è rappresentato dalle straripanti risorse naturali presenti in Congo, in particolare minerali preziosi presenti nel sottosuolo che hanno "globalizzato" i rapporti coinvolgendo attori stranieri. Mentre un tempo le aziende statunitensi controllavo, sotto forma di concessioni, vaste miniere di cobalto nell’ex Zaire, la maggior parte di queste è stata ceduta a società cinesi.
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Sta di fatto che oggi le società cinesi hanno il controllo della maggior parte dei siti di cobalto, uranio, oro, coltan e rame nella Rdc; con il risultato che l’esercito governativo congolese è stato ripetutamente schierato per proteggere gli interessi cinesi sul proprio suolo. Secondo autorevoli fonti della società civile locale, - prosegue Avvenire - l’esercito governativo congolese già da diverso tempo sta combattendo i ribelli M23 con l’aiuto di droni e armi cinesi. Che le relazioni tra l’Rdc e il Ruanda siano turbolente a fasi alterne da un trentennio è cosa nota, ma ora le tensioni si sono acuite e la crisi che si è aperta tra Kinshasa e Kigali potrebbe avere degli effetti dirompenti sull’intera macroregione.