Esteri

Corea del Sud, nuovo focolaio in una setta religiosa: oltre 300 contagiati

Più di 300 persone fedeli della chiesa Sarang Jeil di Seul sono risultate positive al coronavirus, secondo quanto riportato dalla Cnn. Le autorità sudcoreane hanno denunciato il pastore capo della Chiesa, Jun Kwang-hoon, per non aver rispettato le norme anti-Covid e organizzato comunque assembramenti, anche di enormi dimensioni. Oltre 4.066 persone hanno infatti frequentato la chiesa di recente secondo la polizia, ma di queste 550 non hanno lasciato i propri contatti e 495 non hanno risposto al telefono.

Ed è proprio a causa di un’altra setta religiosa, la Shincheonji Chiesa di Gesù, che il coronavirus si era diffuso in Corea del Sud, creando il primo ed enorme focolaio: oltre 5 mila seguaci risultati positivi, il 36% dei casi nel Paese.

Anche in quel caso, il leader della setta, Lee Man-hee, 88 anni, era stato arrestato per aver ostacolato gli sforzi per contenere la diffusione del Covid ma anche per appropriazione indebita di circa 5,6 miliardi di won (circa 4,9 milioni di euro) di fondi del gruppo e per aver organizzato eventi religiosi senza autorizzazione tra il 2015 e il 2019.