Esteri
Coronavirus: boom di contagi nel mondo, in Europa si teme la seconda ondata
Dal Messico all'Argentina, da Israele all'Irlanda crescono i casi e i ricoverati in terapia intensiva, mentre l'Oms avverte:"Attenzione allo stress da pandemia"
Argentina, crescono i casi di Covid in terapia intensiva
L'Argentina ha superato la cifra di 800.000 casi di coronavirus: solo ieri quelli nuovi sono stati 11.242 e 452 morti per un totale di 21.468 morti dall'inizio della pandemia.
La provincia di Buenos Aires rimane il distretto con il maggior numero di casi (440.405, di cui 4.471 registrati lunedì), seguita dalla capitale del paese, con 129.958 casi confermati, di cui 684 registrati oggi.
La provincia di Buenos Aires e la città di Buenos Aires sono passate da una concentrazione di oltre il 90% dei nuovi casi nel mese di maggio ad una percentuale vicina al 50% a causa della forte crescita dei contagi in diverse zone all'interno del paese. La provincia di Santa Fe (centro-orientale) ha registrato 1.670 nuovi casi e Córdoba (centrale) ne ha avuti 1.188.
Attualmente, 3.978 persone con diagnosi confermata di Covid-19 sono in terapia intensiva, 28 in più rispetto al giorno precedente.
Messico, boom di contagi
In Messico sono stati registrati 28.115 nuovi casi di coronavirus e 2.789 morti per coronavirus, un'impennata record che tuttavia il vice ministro della Salute, Hugo Lopez-Gatell, ha definito "un evento unico" perché il governo ha modificato il modo di conteggiare i positivi al Covid. In totale, il Paese centro-americano ha avuto finora 789.780 contagi e poco più di 81 mila morti.
Israele, coronavirus e lockdown
In Israele nelle ultime 24 ore sono stati registrati 5.647 nuovi casi di Covid, un'impennata rispetto ai giorni scorsi, e 15 morti. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video ha sottolineato che è "troppo presto" per allentare il nuovo lockdown generale, decretato dieci giorni fa per contrastare la seconda ondata dell'epidemia.
Il 'gabinetto coronavirus' si è riunito ieri per valutare la situazione, alla luce di un trend in calo dei dati: gli esperti tuttavia hanno invitato ad attendere una settimana per vedere se la tendenza continua in questa direzione. Secondo la stampa, è improbabile che venga autorizzato qualsiasi allentamento delle misure restrittive prima del 18 ottobre.
Austria
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz (OeVP) è risultato negativo al tampone del Covid-19. La comunicazione è stata data nel cuore di questa notte dalla Cancelleria federale.
Kurz è stato sottoposto al test ieri pomeriggio in seguito alla positività al coronavirus di uno stretto collaboratore del suo staff. Negativi al tampone anche il vice cancelliere Werner Kogler (Verdi) e altri membri del governo. Il cancelliere Kurz continuerà a lavorare in Cancelleria.
Irlanda, no a nuovo lockdown ma crescono le misure anti-Covid
Il governo irlandese ha annunciato un inasprimento delle misure di prevenzione nel tentativo di contrastare la seconda ondata della pandemia di Covid-19, senza però spingersi fino al lockdown raccomandato dai suoi consulenti medici. Il National Public Health Emergency Team (NPHET) ha raccomandato ieri sera che l'intero Paese si muova al massimo livello di restrizioni, analogamente alle misure adottate durante il mese di marzo. Il primo ministro Micheal Martin ha annunciato che a partire dalla mezzanotte di martedì gli irlandesi non potranno più lasciare la loro contea di residenza. Gli eventi festivi al chiuso saranno cancellati, le funzioni religiose si terranno online, i ristoranti potranno servire solo all'aperto e i dipendenti sono incoraggiati ad andare l'ufficio solo in caso di "assoluta necessità".
Restrizioni simili erano già in vigore nella capitale Dublino e nella contea nord-occidentale del Donegal.
"Le recenti evoluzioni del virus in gran parte del Paese sono molto preoccupanti", ha commentato Martin in un intervento televisivo. "Se non cambiamo il corso degli eventi le conseguenze saranno molto gravi, non c'è dubbio", ha aggiunto.
Russia, picco di casi da maggio
Nuovo picco di casi di coronavirus in Russia: nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 11.615 contagi, mai così tanti dall'11 maggio, per complessivi 1.237.504. Il totale dei decessi per Covid è di 21.663, compresi gli ultimi 188. Oltre un terzo dei nuovi casi è stato identificato a Mosca dove la situazione è preoccupante e si teme il ritorno a un rigido lockdown per contenere la diffusione del coronavirus.
Oms: “Attenzione allo stress da pandemia”
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato l'allarme, mettendo in guardia i Paesi europei dalla "fatica" dovuta alla pandemia di coronavirus. "Da quando il virus ha fatto la sua comparsa in Europa otto mesi fa, i cittadini hanno fatto grossi sacrifici per contenerlo, a un costo straordinario, che ha lasciato esausti tutti noi", ha sottolineato Hans Kluge, direttore per l'Europa. "In queste circostanze è facile e naturale sentirsi apatici e demotivati, di provare fatica", ha aggiunto. Secondo le stime dell'Oms, questa "in alcuni casi" ha colpito "oltre il 60%" dei cittadini, un dato che si basa su "sondaggi aggregati provenienti da Paesi di tutta la regione".
Da qui, l'appello di Kluge alle autorità di ascoltare i concittadini e lavorare con loro in "modi nuovi e innovativi" per rinvigorire la lotta contro il Covid. Nella regione europea, che comprende 53 Paesi inclusa la Russia, sono stati registrati oltre 6,2 milioni di contagi e quasi 241 mila morti.