Esteri
Coronavirus, scatta l'allarme per l'Africa: maxi rischi economici e sanitari
L'Africa dipende sempre di più dal mercato cinese. Il coronavirus può metterla in ginocchio. E si teme la diffusione del contagio nel continente
Tremila progetti infrastrutturali. Diecimila compagnie. Circa sei milioni e mezzo di lavoratori. La presenza cinese in Africa è massiccia. E lo è da molto tempo. Una presenza che ha portato grandissimi vantaggio all'intero continente, dal punto di vista economico, occupazione e infrastrutturale. Ora però il rischio è che questa interconnessione possa creare qualche problema. La conseguenze economiche del coronavirus colpiranno in maniera molto pesante il continente.
IL CORONAVIRUS RISCHIA DI METTERE L'AFRICA IN GINOCCHIO
L'ampia svendita che ha sconvolto i mercati azionari globali a causa della crescente ansia degli investitori per la crescente crisi del coronavirus in Cina evidenzia la vulnerabilità economica dell'Africa in questa crisi in rapida espansione, in particolare nei paesi in cui la Cina è il principale partner commerciale. The China Africa Project individua almeno quattro ordini di rischi a livello economico. Primo: gli investitori globali potrebbero tirarsi indietro proprio a causa dell'eccessiva dipendenza di alcuni stati africani dal mercato cinese, aumentando la pressione su alcune valute africane come quelle di Nigeria, Kenya e Sudafrica. Secondo: l'isolamento della Cina che rischia di tradursi in un focus quasi esclusivo sulle questioni domestiche, tralasciando i partner africani. Terzo: un rallentamento dell'economia cinese e il conseguente rallentamento dell'import dai paesi africani, dipendenti dal portafoglio di Pechino. Quarto: un crollo dei viaggi turistici e di affari dei cinesi in Africa. Con effetti molto rilevanti su tutto il settore.
LO SPETTRO DI UN CONTAGIO DI MASSA
Ma ci sono anche i timori legati alla possibile diffusione dell'emergenza sanitaria del coronavirus in Africa. In molti hanno paura che il vero contagio possa arrivare proprio dall'Africa, visto che diversi paesi non dispongono di adeguate coperture sanitarie. Se l'epidemia si propagasse in Africa (il primo caso di coronavirus nel continente è stato segnalato nei giorni scorsi in Costa d'Avorio) il rischio di una diffusione ad alta scala potrebbe essere davvero alto.
IL CONTRATTACCO USA IN AFRICA
Il tutto mentre centinaia di cittadini africani si trovano ancora a Wuhan in quarantena, con governi troppo deboli o esposti nei confronti di Pechino per chiedere e ottenere un loro rimpatrio. Cogliendo il possibile momento di difficoltà della Cina in Africa, tra l'altro, sembra che gli Stati Uniti abbiano lanciato una controffensiva sul continente. Quantomeno a livello mediatico, visto il lancio di una sezione dedicata ai rapporti tra Cina e Africa sul sito ultraconservatore Breitbart.