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Coronavirus, Francia: vendite al dettaglio calate del 24% a marzo

In una Francia dove i nuovi contagi non accennano a diminuire, i danni del coronavirus si iniziano a vedere anche nell’economia. Dall’inizio dell’emergenza, infatti, le vendite sono diminuite, registrando a marzo un calo del 24% delle vendite al dettaglio, del 19% nei grandi magazzini e del 43% dei prodotti industriali, mentre resistono quelli alimentari.

Le vendite al dettaglio in Francia sono scese del 24% a marzo rispetto a febbraio, in un periodo che include l'inizio delle misure anti-coronavirus e la chiusura di alcuni negozi e attività produttive nelle ultime due settimane del mese. Secondo i dati provvisori diffusi dalla banca centrale francese, il calo è del 43,4% per i prodotti industriali e solo dello 0,9% per quelli alimentari, per alcuni dei quali il consumo è passato dalla ristorazione all'uso individuale. La crescita delle vendite nei supermercati è salita del 7,4% e negli ipermercati dell'1,7% e ha compensato il calo significativo osservato nei grandi magazzini, con vendite crollate del 19,3%.

Coronavirus: in Francia l’emergenza resta alta

Da inizio marzo, le vittime del coronavirus in Francia sono quasi 16mila, di cui più di 5mila nelle case di riposo. I ricoverati in rianimazione sono 6730. Ieri, in un solo giorno, si sono contati 762 decessi, registrando così il peggior bilancio per il paese dall’inizio dell’epidemia a oggi.