Esteri

Coronavirus. Memorial Day, Trump e cause legali fanno riaprire New York

di Daniele Rosa

Prima fase di riapertura, dalle chiese a qualche spiaggia. Con le norme di sicurezza.

Il Memorial Day, le pressioni legali e le parole di Trump hanno convinto il Governatore di New York Andrew Cuomo ad allentare le misure di lockdown nello Stato che, con i suoi 365000 contagi e le 28000 vittime, è senza dubbio il più colpito dalla pandemia da Coronavirus. Già due giorni fa sono state permesse riunioni con più di 10 persone. Soprattutto nella vicinanza del Memorial Day di lunedì era importante rendere possibili le funzioni religiose in ricordo  dei Caduti. 

Ma l’ordine esecutivo ha voluto anche mettere a tacere l’acceso dibattito creatosi non solo nello Stato di New York ma in molti altri Stati, soprattutto a guida democratica, dove si tendeva ad allungare il lockdown e soprattutto a non fare chiarezza sulle attività considerate essenziali e quelle non essenziali.

Lo stesso Presidente Trump ha chiesto a più riprese ai Governatori di considerare le chiese di tutte le religioni come servizi essenziali e di poterle riaprire. Questo però mantenendo i protocolli di sicurezza dettati dalle linee guida del Governo che obbligano la social distancing, la pulizia delle mani e la disinfezione continua dei locali.

Lo stesso Trump ha persino minacciato di saltare le direttive degli Stati sulle riaperture e di riparie in autonomia, anche se non è sembrato chiaro che ne avesse il potere.

E poi anche le pressioni legali hanno spinto Cuomo ad alleggerire il blocco. Venerdì scorso l’Unione per le Libertà Civili di New York ha fatto causa al Governatore ( che ha ripetuto di non essere stato informato) per aver continuato a vietare proteste e altre attività protette dal Primo Emendamento.

‘Il diritto di protestare ed esercitare la libertà di parola è il fondamento di tutte le altre nostre libertà, e durante una crisi è esattamente quando dobbiamo essere più vigili nel proteggerla’ ha confermato Christopher Dunn, rappresentante legale del Movimento che ha aggiunto’ gli esperti sanitari, i politici, le autorità di polizia sono ora d’accordo che la gente possa uscire mantenendo la distanza di sicurezza. Fondamentale è che i legislatori diano linee guida e dirigano le forze dell’ordine in maniera uniforme’.

Ma su questa ordinanza il responsabile della sanità di New York non è sembrato così d’accordo e ha detto che ‘ la considera un ordine scioccante, forzato, che non cambia nulla rispetto ai rischi esistenti soprattutto nelle riunioni al chiuso’.

Ma in ogni caso già da oggi lo Stato di New York ritorna, anche se lentamente, a respirare e a convivere con un virus che ancora circola tra i grattacieli e le spiagge.

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