Esteri
Coronavirus, nove Big Pharma promettono il vaccino ma sicuro ed efficace

Un manifesto di intenti per rispettare gli standard etici e scientifici
E finalmente nella corsa sfrenata al vaccino nove Big Pharma hanno promesso di dare il farmaco contro il Coronavirus, ma solo se sarà sicuro ed efficace. I numeri uno delle farmaceutiche hanno firmato un documento comune che impegna tutte a garantire che le sperimentazioni e le produzioni dei diversi vaccini rispettino tutti gli standard etici e tutti i principi scientifici. Al tavolo di questo accordo ‘storico’ si sono sedute aziende da sempre rivali come Sanofi, Merck, Pfizer, Moderna, BioNtech, AstraZeneca, GlaxoSmithKline, Novavax, Johnson & Johnson.
‘Pensiamo-si legge nel comunicato congiunto-che questo compromesso aiuterà a garantire la fiducia del pubblico nel rigore del processo scientifico e normativo attraverso il quale si valutano i nuovi vaccini’.
Il valore del documento sta non solo nell’impegno comune di nove giganti della produzione farmaceutica mondiale ma soprattutto nella tempistica di questo impegno. L’accordo è arrivato infatti in piena corsa per arrivare primi al vaccino soprattutto in un momento in cui il Paese con più casi di Covid-19 al mondo, l’America , è in dirittura d’arrivo delle sue elezioni presidenziali.
Mentre a sorpresa l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) pensa che il vaccino non sarà disponibile in larga misura prima del 2022, Russia e Cina hanno già annunciato di aver pronto i loro rispettivi vaccini e di essere pronti alle vaccinazioni. Su questi due ultimi annunci la Comunità scientifica ha espresso qualche dubbio ritenendo che non siano stati rispettati tutti i passaggi scientifici richiesti dai protocolli internazionali.
E gli Stati Uniti, sotto la pressione della Casa Bianca sembrano essere sulla stessa strada. Infatti tutti gli Stati sono stati messi in preallarme per essere pronti, alla fine di ottobre, a ricevere il vaccino americano della californiana Moderna. E il vaccino americano potrebbe avere un’autorizzazione speciale per motivi di emergenza sanitaria. Ma sono in molti a ‘parlare di emergenza politica’del repubblicano.
Le compagnie hanno spiegato che non prenderanno ordini di dosi di vaccino da nessun paese fino a quando non avranno la certezza che lo stesso sarà completamente efficace e sicuro. Inoltre hanno assicurato che la priorità negli studi sarà sempre la salute di tutti i pazienti volontari.
Donald Trump , in fibrillazione per i sondaggi che non lo vedono favorito, ha confermato, nelle ultime settimane, che il vaccino sarà a disposizione prima del 3 novembre, pur non avendo in mano alcuna prova.
'Avremo un vaccino pronto-ha detto il Presidente-chissà, per una data speciale, e voi sapete di quale data sto parlando’.
E si puo’ stare sicuri che, prima del 3 novembre, costi quel che costi il vaccino americano sarà presentato agli americani e, soprattutto, agli elettori.