Esteri

Coronavirus, pipistrelli e pangolini bombe di virus pronte a esplodere

di Daniele Rosa

Scoperti da Edward Holmes, scienziato australiano, altri 4 Coronavirus nei pipistrelli

Tre dei quattro parenti SARS-CoV-2 scoperti sembrano ora vicini a un altro Coronavirus identificato in pangolini sequestrati dalle autorità doganali nella regione cinese del Guangxi, al confine con il Vietnam. Holmes è convinto che il suo studio "mostri per la prima volta un chiaro legame evolutivo tra i Coronavirus che infettano i pipistrelli e quelli trovati nei pangolini, gli animali spesso citati come possibile ponte utilizzato dal virus dei pipistrelli Covid per raggiungere gli esseri umani”.

Lo stesso Holmes ha identificato i pipistrelli come un probabile serbatoio di virus progenitori SARS-CoV-2 dall'inizio della pandemia. Una tesi condivisa anche dallo scienziato danese Peter Ben Embarek, capo della missione dell'Organizzazione mondiale della sanità inviata (Oms) in Cina per indagare sull'origine della pandemia. Embarek ha dichiarato, a febbraio, che la sua ipotesi principale è che il nuovo Coronavirus sia passato dai pipistrelli, il suo "serbatoio naturale", agli esseri umani attraverso un'altra specie animale indeterminata.

È "estremamente improbabile" che il virus sia uscito da un laboratorio, ha detto Ben Embarek. Con buona pace dei cinesi e soprattutto dell’ex presidente americano Donald Trump che, su questa convinzione, avrebbe voluto aprire una guerra commerciale infinita con i cinesi “untori del mondo”.