Esteri

Coronavirus, presidente Mongolia in quarantena. Calano i morti in Cina

Intanto si aggrava la situazione in Corea del Sud: 571 nuovi casi in 24 ore

Il presidente della Mongolia Khaltmaagiin Battulga è stato messo in quarantena a Ulaanbaatar dopo essere rientrato da un viaggio in Cina. Lo rende noto l'agenzia di stampa locale Akipress, spiegando che la misura è stata adottata in via precauzionale per contenere la diffusione del coronavirus. Battulga è stato il primo capo di Stato a recarsi in Cina dallo scoppio dell'epidemia di coronavirus. Durante il suo viaggio, ha incontrato a Pechino il presidente cinese Xi Jinping, con il quale ha discusso dei mezzi per contenere la diffusione del virus.

Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato 327 nuovi casi di coronavirus nel Paese da ieri e 44 morti nelle 31 province. Delle 44 vittime, ben 41 vivevano nella provincia di Hubei, due a Pechino e uno nel Xinjiang Production and Construction Corps, come ha riferito la Commissione sanitaria nazionale. Le buone notizie riguardano le 3.622 persone dimesse ieri dall'ospedale dove erano state ricoverate e il calo dei casi gravi da 7.952 a 394.

Coronavirus: in Corea del Sud 571 nuovi casi in 24 ore

Nelle ultime 24 ore in Corea del Sud sono stati registrati 571 nuovi casi di contagio da Coronavirus. Lo hanno reso noto le autorita' locali. L'aumento del numero di nuovi casi e' di gran lunga superiore a quello annunciato dalla Cina (327), dove la malattia e' comparsa a dicembre. La Corea del Sud ha ora un totale di 2.337 contagi.