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Coronavirus, Scholz prova a convincere Conte: piano da 200 mld: Mes+Bei

Il ministro del Tesoro tedesco propone un pacchetto d’emergenza composto da una linea di credito Mes e da una somma stanziata dalla Bei per il totale di 200 mld

Coronavirus, Scholz propone piano d’aiuti per 200 mld euro

Dopo la presa di coscienza e richiesta di scuse di Ursula von der Leyen - nella lettera di questa mattina a Repubblica – e dell’Unione europea più in generale, e in attesa dell’importantissimo Consiglio Ue del 7 aprile fra i capi di governo, si cerca una strategia che risponda alla crisi a livello comunitario ma che, soprattutto, sia convincente per l’Italia e gli altri Paesi del Mediterraneo in difficoltà.

Ci prova il ministro alle Finanze tedesco Olaf Scholz che parla di un piano d’emergenza di 200 miliardi di euro per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus. È quanto riferisce il quotidiano economico Handelsblatt sulla base di fonti di governo. Nella fattispecie, tale pacchetto d’emergenza si fonderebbe su una linea di credito del fondo di salvataggio Mes (Meccanismo europeo di stabilità) e della Bei (Banca per gli investimenti europei) e prevedrebbe, in più, una sorta di assicurazione per la disoccupazione volta a finanziaria il lavoro a orario ridotto.

A quanto afferma lo Handelsblatt, il piano del ministro alle Finanze di Berlino prevede che circa 100 miliardi di euro vengono usate per i crediti del Mes da destinarsi a Paesi messi più in difficoltà dalla pandemia, come l’Italia e la Spagna, mentre la Bei metterebbe sul piatto 50 miliardi di euro. L'“assicurazione” anti-disoccupazione potrebbe contare su un fondo tra i 50 e i 100 miliardi di euro. La Bei, d’altro canto, verrebbe rafforzata da un aumento di capitale oppure istituendo una cornice di garanzie più solida, afferma sempre Handelsblatt.

La proposta di Scholz viene appoggiata dal leader dell’Spd, Norbert Walter-Borjans: “E’ giusto questo passo in avanti che Scholz mette ora in atto a proposito dei crediti del Mes”, ha detto il capo dei socialdemocratici al giornale tedesco. Si tratta di una presa di posizione significativa, dato che il secondo ieri si era esplicitamente espresso a favore dei coronabond, al contrario di Scholz – anche lui esponente di spicco dell’Spd – che si è sempre detto scettico, sulla stessa linea della cancelliera Angela Merkel.