Esteri

Coronavirus, uno spray nasale per un vaccino anti diffusione

di Daniele Rosa

Allo studio una soluzione differente dalla puntura intramuscolare

Spray nasale contro il Covid-19. La nuova frontiera del vaccino

I due obiettivi principali di ogni vaccino, e quindi anche per quello studiato contro il Coronavirus, sono di far si che le persone non si ammalino e non muoiano.

Ma vi è un altro obiettivo nondimeno importante: quello di prevenire la diffusione della malattia. Su questo fronte non è chiaro se la maggior parte dei vaccini attualmente in studio siano in grado di farlo. 

Diversi scienziati pensano che si potrebbe risolvere questo problema sviluppando un vaccino sotto forma di spray nasale.

‘La maggioranza dei vaccini-ha confermato un Franz Lund, immunologo dell’Università dell’Alabama- ,adesso in fase tre, sono predisposti per essere iniettati in via intramuscolare’. 

In particolare i comuni vaccini vengono iniettati sul deltoide che è nella parte alta del braccio. Viene comunemente fatto perchè in questa parte del corpo la risposta immunologica è molto più forte e quindi, la maggior parte dei vaccini, viene iniettatia nel braccio.

“In questo modo-ha detto l’immunologo-si ottiene una risposta sistemica ma non una risposta locale’. 

Una risposta sistemica significa generare anticorpi che possano circolare in modo sistematico, attraverso il sangue, in tutte le parti del corpo. 

Ma il Coronavirus è un virus respiratorio che si insinua nel corpo, normalmente, attraverso naso e gola. Si stabilizza in quelle due aree prima che il corpo metta in funzione un’immunità sistemica. Il vaccino iniettato potrebbe proteggere le persone dall’ammalarsi, ma le stesse persone potrebbero comunque avere virus nel naso che potrebbero diffondere ad altri. Vaccinare le persone attraverso uno spray significa immunizzare le cellule che rivestono naso e gola. Con questo tipo di vaccinazione per via intranasale si continua a mantenere l’immunità sistemica e si aggiunge un livello di immunità locale, difficilmente raggiungibile con il solo vaccino intramuscolare. 'L'immunità sistemica-ha confermato Lund- impedirà a uno di ammalarsi e l'immunità locale renderà più difficile un'infezione all'interno dei passaggi nasali -una fonte di infezione che potrebbe diffondersi facilmente ad altri con uno starnuto o un respiro. Non ci sarebbe più bisogno di preoccuparsi che le persone vaccinate emettano virus o infettino altri se un nuovo vaccino fosse totalmente efficace e tutti fossero vaccinati. Ma questo è uno scenario estremamente improbabile, per diversi motivi.

"Anche se avessimo scorte adeguate di vaccini, ci sono due problemi", dice Michael Diamond, uno sviluppatore di vaccini presso la Washington University. ‘Il primo è che alcune persone non prenderanno il vaccino. E secondo c'è un frammento della popolazione che semplicemente non darà buone risposte al vaccino, il che significa che il corpo potrebbe non produrre anticorpi che li proteggeranno’.

Il vaccino che prevenga la diffusione del virus è auspicabile, ma non sempre tecnicamente fattibile. Sebbene i vaccini spray nasali non siano comuni, dice Diamond, ne esistono alcuni contro alcune altre malattie. "C'è già un vaccino antinfluenzale chiamato Flumist, che viene utilizzato ora", dice. "Quindi ci aspettiamo che la tecnologia utilizzata per gli spray nasali esistenti possa essere applicata a questo".