Coronavirus.A Los Angeles lo ‘stay at home’ fino al 15 maggio - Affaritaliani.it

Esteri

Coronavirus.A Los Angeles lo ‘stay at home’ fino al 15 maggio

di Daniele Rosa

In California misure più dure anche se la curva dei contagi sembra appianarsi

 

Nella ‘Città degli Angeli’ la quarantena durerà almeno cinque settimane, fino al 15 maggio.

Mentre Donald Trump continua a dire che a fine aprile vuole ‘riaprire’ l’America anche se considera la decisione che dovrà prendere come ‘la più importante e difficile di tutta la vita’, alcune città e Stati autonomamente stanno prendendo altre decisioni.

Perchè il numero dei contagi negli Stati Uniti è alto e cresce, quasi 530000 casi con 20300 morti con i tre Stati confinanti, New York,New Jersey e Connecticut che insieme sommano la metà dei contagi e il 60% delle vittime. Sindaci e Governatori giocano la loro partita controlli virus con misure e approcci diversi.

Los Angeles, ad esempio, è una delle aree con la più alta densità di popolazione del Paese( 10 milioni di persone) e una dele città con più casi. Il Governatore della California( 40 milioni di abitanti) ha così deciso che la quarantena, non solo a L.A.,ma in tutto lo Stato si protrarrà fino al 15 maggio.

Coronavirus. A los Angeles misure più strette e fino al 15 maggio

In particolare Los Angeles a fine settimana aveva avuto  8500 contagi e 240 morti.

I residenti  della Città degli Angeli sono a casa dal 19 aprile anche se le misure di emergenza non sono state fino a questo momento così dure come in alcuni Paesi europei. Si poteva passeggiare e fare esercizio e la polizia interveniva solo per violazioni evidenti della legge.

Da ieri la musica è cambiata. Le prossime misure decretate fino al 15 maggio paiono essere più dure. Tutte le attività considerate essenziali saranno obbligate a garantire la sicurezza dei propri lavoratori (social distancing).

L’uso di maschere sarà obbligatorio in tutti i supermercati. Senza non si potrà entrare. E tutte le spiagge e i parchi continueranno a rimanere chiusi però con maggiori controlli della polizia.

La preoccupazione è che la California, nonostante queste misure possa veder contagiata il 30% della sua popolazione.

Il capo della Sanità di Los Angeles , Barbara Ferrer, ha detto che ‘questa settimana sarebbe meglio non uscire e nemmeno fare acquisti.Nessuno puo’ garantire che tutto tornerà normale in estate, tutto dipende dai dati’.

Dati che, nonostante tutto non sono né ai livelli italiani né spagnoli e soprattutto comincino mostrare una tendenza verso un certo appianamento della curva di crescita, come dichiarato dal Governatore Gavin Newsom. Newson è sembrato nell’ultimo briefing con la stampa assolutamente combattuto tra mostrare ottimismo o mantenere alto il livello di guardia. Ha scelto il secondo atteggiamento onde evitare alti numeri di persone sulle spiagge( chiuse), nei parchi(chiusi) e nelle strade.

Meglio tenere desta l’attenzione perchè l’area di Los Angeles, infettata per il 50% dei casi dello Stato, ha una capacità di 4000 camere e 750 posti di terapia intensiva. E la paura di non avere posti sufficienti è ancora molto alta.