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Costa Rica e diritti Lgbt: approvati i matrimoni gay, primo in Centro America

​Il Costa Rica è ora il primo paese dell'America Centrale ad ammettere i matrimoni gay, con una sentenza della Corte suprema che ha annullato la legge che li vietava. Tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, sono saltate tutte le celebrazioni che erano già programmate, anche se la notizia è stata festeggiata in tutto il Paese, sulla tv e sui social.

Il Costa Rica è diventato l'ottavo Paese delle Americhe ad accettare un matrimonio paritario, e il 29esimo nel mondo. "Questo cambiamento porterà a una significativa trasformazione sociale e culturale che consentirà a migliaia di persone di sposarsi davanti a un avvocato", ha dichiarato il presidente Carlos Alvarado.

Il riconoscimento dei matrimoni gay è il risultato di una sentenza della camera costituzionale della Corte suprema di giustizia del 2018, che dichiarò incostituzionale una disposizione del codice della famiglia che vietava i matrimoni omosessuali. Nella sentenza, la camera costituzionale aveva concesso all'Assemblea legislativa (il Parlamento) un periodo di 18 mesi per legiferare in tal senso e, in caso contrario, la disposizione sarebbe stata annullata il 26 maggio, come è accaduto.