Esteri

Crisi Venezuela: 'Con mucho carino', pronte le bombe di escrementi per Maduro

Daniele Rosa

Venezuela: manifestazioni continue nel paese allo sfascio

Mentre in Plaza de Mayo in Argentina la folla protesta con migliaia di fazzoletti bianchi contro gli sconti di pena ai militari rei degli omicidi del passato, in Venezuela la lotta dell'opposizione continua più forte che mai e nelle forme più inusuali.

Pare che nella prossima manifestazione contro Nicolas Maduro verranno lanciate migliaia di bottiglie di escrementi con la scritta 'con mucho carino' in italiano 'con molto affetto'.

 

CRISI VENEZUELA: MADURO HA PORTATO IL PAESE ALLA FAME

 

Il presidente dittatore, erede di Ugo Chavez, mai eletto dal popolo, ha portato il paese in totale fallimento e ora, appoggiato da una parte della popolazione e soprattutto dai militari, sta aggrappandosi con tutti i mezzi per evitare le elezioni e quindi la sua destituzione democratica.

Le manifestazioni, ormai quasi quotidiane, nelle piazze di tutte le più importanti città hanno già causato qualcosa come 40 vittime, soprattutto giovani, e un numero imprecisato di feriti.
Gli omicidi, perché trattasi di veri e propri omicidi,vengono  perpetrati da  'squadroni della morte' pronti a fare il lavoro sporco.

 

CRISI VENEZUELA: MADURO RIGETTA GLI APPELLI INTERNAZIONALI ALLA PACE

 

Maduro, disinteressandosi delle molte richieste internazionali alla pace sociale di paesi dell'America Latina, come Uruguay, Paraguay e Costa Rica, nonché i messaggi di Papa Francesco, ha proposto un'Assemblea Costituente del Popolo per riformare la Costituzione.
Unico obiettivo : non andare a libere elezioni.

La sola arma di un paese alla fame é quindi di mantenere alto il livello di contestazione.
Al momento unica speranza di poter ristabilire i propri diritti individuali di fronte ad un Governo che sospende le elezioni, dissolve i poteri pubblici e convoca in maniera incostituzionale un'assemblea altrettanto incostituzionale.

 

CRISI VENEZUELA: PAESE AL BIVIO TRA REPRESSIONE E NEGOZIAZIONE

 

Il Venezuela, secondo molti osservatori, se vuole uscire dal chavismo ha di fronte due direzioni, in entrambi i casi costose per il Paese : la repressione o la negoziazione. la dittatura o la democrazia.

In questi scenari il ruolo dei militari è determinante, o si alleano con l'opposizione e fanno pressione sul Governo per ottenere più riforme sociali oppure rimangono nell'appoggio a Maduro con costi altissimi in termini di consenso, economia e soprattutto di vite umane.

 

CRISI VENEZUELA: CONTINUA IL BAGNO DI SANGUE

 

In ogni  modo poiché nessuno immagina la fine di una simile contestazione lo scenario più probabile, nel medio termine, sarà si un incremento esponenziale del 'bagno di sangue' tra i civili.

E questo continuerà fino a quando la comunità internazionale , soprattutto latino americana , non premerà con più forza e meno ipocrisia per cancellare politicamente il dittatore Maduro.

 

CRISI VENEZUELA: I GIOVANI CHIEDONO DEMOCRAZIA

 

Ci vorrà tempo e nemmeno vi è sicurezza dei risultati.
Unica certezza è che uno tra i paesi più ricchi al mondo continuerà ad affogare sempre di più tra cartamoneta che vale solo se pesata , mancanza di generi di prima necessità nei negozi e assassini di giovani colpevoli solo di gridare a gran voce la parola democrazia.