Esteri

Dopo la Wagner servono nuove leve, ennesima grana per Putin (a corto di soldi)

Di Paolo Diodati

Putin ha dovuto dire basta alla voragine di soldi che l'appetito dei mercenari, circondati da cadaveri dei loro amici, riteneva di dover e poter chiedere

Avranno questi morti, per giunta morti dalla parte sbagliata, per noi americani, almeno il loro Arthur Miller o un romanzo tipo "Nulla di nuovo sul fronte ucraino"? Si può pensare che un personaggio, sufficientemente losco, che ha messo su un'impresa intercontinentale di mercenari, possa non speculare economicamente ricavandone sempre più utili al prolungarsi della guerra?

Ecco la banale chiave di lettura di tutta la faccenda: Baby NaziZar ha alle spalle il vecchio Joe che non solo tira fuori montagne di soldi, ma di fatto obbliga tutti gli "americani" appartenenti alla Catena di cagnolini, a fare altrettanto. Putin a un certo punto ha dovuto dire basta alla voragine di soldi che l'appetito dei mercenari, circondati da cadaveri dei loro amici, riteneva di dover e poter chiedere.

Un conto è appartenere all'esercito con paga fissa. Un altro è poter pretendere sempre più, avendo il coltello dalla parte del manico. L'assoldare (parola che dice tutto) l'Armata Wagner è stato un grave errore per Putin e lo si legge dall'espressione del suo volto. Rimpiazzare con nuove leve, i "professionisti" della guerra, cecchini infallibili, diventati leggendari per la loro spietatezza, sarà certamente un grosso problema.