Esteri

Dopo la Wagner servono nuove leve, ennesima grana per Putin (a corto di soldi)

Di Paolo Diodati

Putin ha dovuto dire basta alla voragine di soldi che l'appetito dei mercenari, circondati da cadaveri dei loro amici, riteneva di dover e poter chiedere

Andando al serio. Poco fa m'è capitata la sfortuna d'essere chiamato d'urgenza a vedere una tizia (Veronica Gentili) che coordinava gl'interventi sulle interpretazioni del comportamento di Prigozhin. I followers del NaziZar, naturalmente entusiasti e ancora speranzosi che, d'accordo con qualche generale, possa riuscire a rovesciare Putin. E tutti, tolto uno, a sostenere che Putin sia finito.

Non ho elementi per potermi pronunciare su questa previsione. Mi sono molto meravigliato del fatto che le simpatie, il tifo ammesso da tutti per Prigozhin, non sia accompagnato da ovvie considerazioni su un mercenario che si sarebbe comportato... da mercenario.

Mi ha colpito la notizia sul "tesoro" lasciato da Prigozhin iniziando la marcia su Mosca: 49 ml di rubli e un lingotto d'oro. Dovevano servire per "risarcire" i familiari dei morti in guerra. Pensare a mogli, madri che avranno una miseria, insieme al cadavere del loro caro.